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La decisione potrebbe arrivare a poche ore dalla vigilia di Natale, per produrre i suoi effetti pratici prima di Capodanno, forse già il 27 dicembre. Il governo pensa a una stretta anche per i vaccinati (al momento senza distinzioni tra chi ha in corpo due o tre dosi), da applicare tramite l’introduzione del tampone (anche rapido) per la partecipazione a grandi eventi, serate in discoteca, partite allo stadio e forse addirittura per andare al cinema o a teatro.
E il carico di lavoro potrebbe riversarsi sulle farmacie, già al limite delle capacità da quando è stato introdotto il Green pass (base) per svolgere qualsiasi professione.
IL RISCHIO
Oggi in Friuli Venezia Giulia si processano tra i 15 e i 25mila tamponi rapidi ogni 24 ore. Sono praticamente tutti test figli dell’introduzione del Green pass, che dal 15 ottobre è obbligatorio per poter lavorare. Il tracciamento effettuato dai Dipartimenti di prevenzione, infatti, funziona solamente con i test molecolari, più precisi e affidabili. In due mesi, quindi, il sistema delle farmacie (con un aiuto non risolutivo che viene garantito dalle cliniche private) è riuscito ad effettuare ed esaminare più di un milione di test rapidi antigenici. Ma la macchina è spinta al limite, ha già raggiunto la “zona rossa” dei giri-motore. Un primo grido era già stato lanciato all’inizio dell’era del Green pass, quando con turni doppi e sforzi estremi le farmacie erano riuscite a contenere l’ondata di richieste. Ora il rischio è che se ai test per i no-vax si dovessero aggiungere anche gli esami per i vaccinati, l’equilibrio finisca per spezzarsi.
È esattamente questo l’allarme lanciato ieri dal presidente provinciale di Federfarma, Francesco Innocente.
L’APPELLO
«Se la misura dovesse davvero passare - avverte Innocente - finiremmo di nuovo in grande difficoltà.
IN PIAZZA
La decisione del governo dovrebbe includere tra gli eventi con tampone per tutti anche i veglioni di Capodanno. A Pordenone non c’è più in calendario il classico concertone, ma è rimasta la serata alle casette di Natale con il limite massimo di duemila persone e le transenne a recintare piazza XX Settembre. L’eventuale introduzione del tampone anche per eventi di questo genere metterebbe il Comune di fronte a una nuova difficoltà.
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Il Gazzettino