OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
SANTA LUCIA DI PIAVE - Ufficialmente a casa in isolamento fiduciario in quanto positivo, e in attesa dell’esito dell’ultimo tampone, ma di fatto nel suo ambulatorio in mezzo ai suoi pazienti. Infrangendo ogni regola. Riccardo Szumski, 69 anni, sindaco e medico di Santa Lucia di Piave, è stato quindi sanzionato dagli ispettori dell’Ulss 2 e ora dovrà pagare un’ammenda che oscilla tra i 300 e i 1.500 euro. Non solo: rischia anche una denuncia per aver violato la quarantena col pericolo di diffondere ulteriormente il virus. Continua insomma il braccio di ferro tra il medico ribelle - idolo della folla no-vax per il suo rifiuto a vaccinarsi e per le posizioni estremamente critiche verso le modalità di cura del Covid - e le autorità. Quello con l’Ulss 2, poi, sembra ormai un duello senza esclusione di colpi.
E non è l’unico medico finito nel mirino: continuano le verifiche sull’operato di Massimo Falcoz di Loria, sorpreso dal Nas al lavoro senza Green pass, e sospettato di aver rilasciato esenzioni vaccinali a chi non ne aveva diritto. Circostanza che lui nega, ma che l’Ulss sta verificando con un’indagine interna.
L’AZZARDO
Szumski adesso è accusato di aver violato l’isolamento a cui era costretto da dieci giorni in quanto trovato positivo a un tampone. Il test iniziale se lo è ha fatto da solo, il 7 gennaio, andando in farmacia dopo un aver accusato i sintomi di quello che riteneva un semplice raffreddore.
LA PROVOCAZIONE
E infatti ieri, a metà mattinata, due ispettori dell’Azienda sanitaria si sono presentati a Santa Lucia e sono entrati nell’ambulatorio di Szumski, che ovviamente hanno trovato aperto quando avrebbe dovuto essere chiuso, incrociando anche diversi pazienti tutti muniti di mascherina e distanziati. Si sono quindi qualificati a Szumski chiedendo il Green pass. E quello che il medico ha mostrato non andava bene: era scaduto. «Serve l’esito dell’ultimo tampone fatto alla fine del periodo di isolamento», gli è stato spiegato. Esito che, però, Szumski non aveva. A nulla sono valse giustificazioni e recriminazioni. E dire che gli sarebbe bastato attendere qualche ora in più prima di uscire. A distanza di tre giorni il risultato dell’ultimo tampone era ormai in arrivo. E con quello in mano, se negativo ovviamente, non avrebbe avuto problemi a uscire e riprendere la sua normale attività. Invece ha voluto giocare d’anticipo, infrangendo ogni norma di sicurezza. Così il medico è stato sanzionato e segnalato alla prefettura. La multa, a questo punto, è sicura. Ma lo sviluppo ulteriore sarà la denuncia penale.
LA BATTAGLIA
L’Ulss è anche pronta a segnalare nuovamente Szumski all’Ordine dei medici, che lo ha già radiato per le sue posizioni no-vax. Provvedimento contro cui è stato fatto ricorso e, a breve, dovrebbe arrivare il pronunciamento finale. Questa ulteriore segnalazione non farà altro che rendere ancora più corposo il fascicolo dedicato al medico/primo cittadino.
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino