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PORDENONE - Il mondo delle scuole superiori si riorganizza in vista del ritorno in aula (ma solo al 50 per cento) di lunedì, ma c’è un’emergenza legata all’universo dell’istruzione locale che non è mai passata. E quella che si vive in tutte le altre scuole che sono rimaste sempre aperte, sia in zona gialla che in zona arancione. Si va dagli asili alle medie, passando dalle scuole elementari, le più frequentate per numeri e durata del ciclo. E i numeri in provincia di Pordenone non lasciano tranquilli. Sono quelli che emergono dalle “ispezioni” quotidiane del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria (tecnici, infermieri e assistenti sanitari), che nel silenzio continua ad operare dentro le classi toccate dal contagio. E le operazioni sono davvero quotidiane, perché un allarme suona ogni giorno.
I DETTAGLI
Solo nel mese di gennaio, con le scuole riaperte dopo l’Epifania, i tamponi rapidi effettuati dalla “squadra speciale” del Dipartimento di prevenzione negli istituti della provincia di Pordenone sono stati circa 600, per il 78 per cento alunni. La quota di positivi riscontrata a valle dei controlli arriva al 3 per cento, con approssimativamente 18 positivi. Ma praticamente ogni intervento viene effettuato in seguito a un contagio precedente, che si può essere verificato ad esempio nella famiglia di un alunno.
Entrando maggiormente nel dettaglio, di quel 3 per cento di positivi, l’80 per cento è composto da alunni di tutte le età, dalle materne alle scuole medie. Il restante 20 per cento è composto da personale docente (la quota più rilevante) e non docente. Solo a gennaio il Dipartimento di prevenzione ha effettuato 19 interventi su 18 giorni di scuola effettivi (dal 7 gennaio a ieri). Significa che più di una volta al giorno è stato necessario intervenire per un contagio correlato alla scuola (proveniente dalle famiglie o interno).
I “blitz” della squadra di prevenzione hanno riguardato 12 istituti e 21 classi. In provincia non ci sono scuole chiuse a causa del contagio, quindi non si notano focolai estesi. È capitato invece che più alunni siano finiti in quarantena. Da lunedì il lavoro aumenterà, dal momento che rientrerà a scuola il 50 per cento degli studenti delle superiori.
I CONTROLLI
Ieri il prefetto di Trieste, Valerio Valenti, ha iniziato i controlli negli istituti in vista di lunedì. «I piani per il rientro in classe degli studenti - delle scuole secondarie di secondo grado sono pronti dal 22 dicembre - ha detto -.
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Il Gazzettino