Covid, i contagi tornano a salire: solo ieri 850 nuovi positivi

Covid, i contagi tornano a salire: solo ieri 850 nuovi positivi
TREVISO - Si sperava che con l’avvicinarsi dell’estate l’epidemia da Covid potesse ridursi fino a scomparire. In realtà le cose non stanno andando...

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TREVISO - Si sperava che con l’avvicinarsi dell’estate l’epidemia da Covid potesse ridursi fino a scomparire. In realtà le cose non stanno andando così. Nell’ultima settimana il numero di trevigiani positivi costretti in isolamento è aumentato di quasi il 30%. Se ne sono contati 1.074 in più. Solo ieri i Covid Point dell’Usl della Marca hanno confermato 850 nuovi contagi. L’incremento riguarda in particolare la zona attorno a Conegliano Ma non solo. Quel che è certo è che un andamento del genere non si vedeva dall’ultima grande ondata. Adesso sono in tutto 4.705 i residenti nella Marca in quarantena.

LE CAUSE

Per Francesco Benazzi, direttore generale dell’azienda sanitaria, il nodo è legato direttamente al mondo dei no vax: «Siamo praticamente la provincia meno vaccinata del Veneto contro il Covid, e quindi siamo più a rischio – mette in chiaro – oggi non possiamo fare previsioni per l’autunno. Credo però che con gli antivirali che abbiamo a disposizione non dovremmo avere problemi in caso di recrudescenza». I dati confermano i timori. Come evidenzia il bollettino regionale, oggi la copertura dei trevigiani con almeno una dose anti-Covid non supera l’81,3%. Se si prendono in considerazione le due dosi si scende all’80,5%. Mentre la terza è stata somministrata solamente al 66,3% della popolazione. Invece la quarta dose, al momento riservata solo alle persone con più di 80 anni (i nati dal 1941 in giù) e a quelle dai 60 anni in su fragili per patologie, non è mai realmente decollata. E con il passare dei mesi la protezione va scemando.

I NUMERI

«Il tasso è ormai tornato a superare quota 270 positivi ogni 100mila abitanti – fa i conti il direttore generale – con un Rt arrivato a 0,90». Quest’ultimo dato è particolarmente importante: oltre la soglia dell’1, infatti, l’epidemia torna a diffondersi in modo esponenziale. Fortunatamente per ora il numero dei ricoverati non è schizzato alle stelle. Nei reparti Covid degli ospedali trevigiani ci sono 45 pazienti positivi. Questo, però, sta impedendo di chiudere progressivamente tutti i settori dedicati al coronavirus, come si sperava di fare. E l’impegno sul fronte dell’epidemia non facilita il recupero delle prestazioni non urgenti che erano state rinviate quando infuriavano i contagi: si partiva da 25mila visite specialistiche ed esami e 5mila interventi chirurgici. «Oggi registriamo spesso il ricovero di persone che hanno già importanti patologie o che troviamo positive dopo che si sono rivolte all’ospedale per altri problemi di salute – fa il quadro Benazzi – la situazione è sotto controllo, ma non possiamo pensare di dismettere posti letto». A preoccupare sono soprattutto le persone anziane e quelle fragili. «Immaginiamo che nel corse dell’estate più di qualche persona fragile diventerà positiva – prevede il direttore generale – ecco perché è importante che gli over80 e chi ha delle fragilità per patologie si vaccinino contro il Covid».

L’APPELLO

Da qui il nuovo appello per la quarta dose per anziani con più di 80 anni e persone fragili. «Molti studi internazionali hanno dimostrato da un lato il calo della protezione a distanza di alcuni mesi dalla somministrazione di una dose di vaccino e dall’altra che il vaccino attualmente in uso continua a rimanere efficace anche sulle nuove varianti in circolazione, sia in termine di infezione che di malattia grave – tirano le fila dall’Usl – la vaccinazione è il mezzo più efficace e sicuro per prevenire il Covid, poiché protegge dalle complicanze più gravi della malattia». Per chi è stato contagiato dopo aver ricevuto tre dosi di vaccino, nello specifico, la quarta dose non è indicata. Mentre la mascherina resta più che mai raccomandata. Soprattutto negli incontri più a rischio.

 

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Il Gazzettino