Medico di base infettata da paziente polemica con Zaia: «Vada lui a fare i tamponi»

foto di repertorio
VERONA - Mamma di tre figli, medico di base a Verona e sindacalista della Fismu (Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti), Franca Mirandola domani tornerà a casa dopo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

VERONA - Mamma di tre figli, medico di base a Verona e sindacalista della Fismu (Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti), Franca Mirandola domani tornerà a casa dopo sette mesi di ospedale a causa del Covid. «Mi ha infettata un paziente del mio studio - racconta - e io a mia volta ho contagiato mio marito. Lui si è rimesso in breve tempo, io da mesi combatto con "la bestia"». Il virus, dice, «l'ha colpita duramente, portandola due volte in fin di vita in rianimazione. E ancora lotto - aggiunge - con le conseguenze della malattia».

Alla vigilia delle dimissioni, la dottoressa polemizza con il governatore del Veneto, Luca Zaia, che ha chiesto a tutti i medici di base della regione di fare in ambulatorio il test Covid ai loro pazienti. «L'ordinanza interpreta punitivamente un già inconsistente, e inadeguato, accordo nazionale, che da una lato impone l'obbligatorietà per i medici di fare i test per il coronavirus, dall'altro prevede la necessità che fossero fatti in sicurezza - sostiene Mirandola -. Una condizione, questa ultima, che esclude la maggioranza degli ambulatori, oltre l'80% delle strutture, e impone alle istituzioni pubbliche di mettere a disposizione locali adeguati, personale, e, in tutti i casi, sufficienti dispositivi di protezione personale». E conclude, rivolgendosi al presidente del Veneto: «Per fare un tampone, basta fare un mini-corso, non è necessario un medico: vada lei e la sua Giunta a farli, magari viene anche il ministro Speranza (che ha tanto celebrato l'accordo nazionale) senza dispositivi di sicurezza, come chiedete a noi».

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino