Guarisce dal Covid dopo una lunga battaglia, e uscito dall'incubo dona soldi ai poveri

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PORDENONE - La solidarietà vince ancora. Nella Pordenone pesantemente colpita dall’emergenza sanitaria da Covid-19, ci sono persone che (ancora) aiutano il prossimo....

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PORDENONE - La solidarietà vince ancora. Nella Pordenone pesantemente colpita dall’emergenza sanitaria da Covid-19, ci sono persone che (ancora) aiutano il prossimo. E che, come nel caso di una coppia, hanno sconfitto il virus e si sono sentite in dovere di compiere un gesto particolarmente apprezzato dal vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Eligio Grizzo.


LA GENEROSITÀ
Nei giorni scorsi marito e moglie lo hanno avvicinato e gli hanno consegnato una borsetta. Che si è rivelata essere un dono rivolto a chi, a causa della pandemia, si trova in forte difficoltà economica. L’uomo ha solo fatto intendere di essere stato contagiato dal Coronavirus. Una battaglia difficile e snervante che, alla fine, lo ha visto guarire e tornare alla vita di sempre. E per “sdebitarsi” ha pensato bene di acquistare buoni spesa, del valore complessivo di 1.500 euro (50 gift card da 30 euro l’una), da destinare a chi ne ha più bisogno. «Mi ha detto che sto facendo un buon lavoro sul fronte delle politiche sociali – precisa con un certo orgoglio Grizzo – e che pertanto mi affidava volentieri il compito di consegnare quelle tessere a chi, in questo momento, non ha i soldi per comprarsi da mangiare. I buoni sono spendibili in un supermercato di Pordenone e, ovviamente, in base alle valutazioni del Servizio sociale, andranno a chi ne ha veramente bisogno. È un gesto che mi ha colpito molto: i cittadini, pare di no, ma guardano e osservano quello che accade in un territorio. E all’occorrenza sanno dove andare e, soprattutto, cosa fare».


RICHIESTE IN AUMENTO
Un contributo, quello offerto dalla coppia di Pordenone, che cade a pennello in un periodo in cui stanno crescendo le richieste di aiuto al Comune. Sono 275 - il numero è in progressiva crescita - le domande presentate da altrettante famiglie bisognose che abitano in città. Quelle che, più di altre, hanno risentito dei contraccolpi economici causati dal nuovo Coronavirus. Sono i nuovi poveri che risiedono a Pordenone. Quelli che un lavoro non ce l’hanno più o che hanno visto le loro entrate ridursi a vista d’occhio. Che non hanno abbastanza soldi

sul conto corrente per pagare l’affitto di casa piuttosto che la bolletta della luce o del gas. O che, ancora peggio, non riescono a permettersi l’abbonamento internet che servirebbe ai figli per seguire le lezioni scolastiche a distanza. Duecentosettantacinque domande (in un solo mese) sono tante, ma neanche troppe. Almeno secondo il vicesindaco Eligio Grizzo che, sulla carta, aveva previsto numeri ben più consistenti. Tanto da mettere sul piatto mezzo milione di euro per cercare di aiutare tutti i pordenonesi che avrebbero fatto richiesta del bonus una tantum di 700 euro. Soldi direttamente accreditati nel conto corrente dei richiedenti, da spendere a piacimento. Senza, quindi, nessun vincolo come, invece, prevedeva il precedente bonus spesa alimentare (garantito dallo Stato). «Delle 275 domande presentate – spiega Grizzo – 188 sono state accolte e quindi subito liquidate. Trentatré, essendo state compilate in maniera non corretta, sono state automatiche respinte dalla commissione esaminatrice, mentre 46 sono state ritirate da chi, in un primo momento, le aveva presentate». In tutto, quindi, sono stati distribuiti 134mila euro (dei 500mila a disposizione).
 

 

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Il Gazzettino