Bepi, amato da tutti, stroncato dal Covid. La nipote: «Convinto a rifiutare la mascherina». La sindaca: «Siamo tristi, non ho certezze»

Il centro di Lusiana e la sindaca Antonella Corradin
LUSIANA-CONCO - Bepi a Lusiana lo conoscevano tutti. Tutti avevano un'attenzione per lui, tutti gli parlavano, con tutti in paese lui, poco più che sessantenne, si...

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LUSIANA-CONCO - Bepi a Lusiana lo conoscevano tutti. Tutti avevano un'attenzione per lui, tutti gli parlavano, con tutti in paese lui, poco più che sessantenne, si relazionava. Bepi se n'è andato per sempre, stroncato dal virus. Era una persona disabile, viveva con i famigliari, ma era un tipo socievole, una figura benvoluta da tutti.

Di lui ha raccontato la nipote, in un post molto seguito sull'Altopiano (quasi 200 commenti) ripreso anche da una "influencer" come Selvaggia Lucarelli, con quasi 900 commenti dei suoi lettori. La nipote ha parlato di lui con il cuore spezzato, lo ha definito «l’eterno bambino, un'anima pura, una persona buona, dolce, gentile, non  conosceva invidia, rabbia, rancore».  Una persona genuina che «vedeva il buono in ogni persona, anche in chi lo bullizzava». «Io lo amavo, era mio zio - prosegue Roberta -. Tantissima gente di Lusiana gli voleva bene, e lui la sera mi raccontava di Michelle, una ragazza gentile con lui, di Massimo che gli offriva l’aranciata, di Giovanni suo amico, di Margherita o Antonella che gli offrivano un passaggio in auto... Piccole cose, piccoli gesti che per lui erano tutto. Ringrazio tutti quelli che hanno avuto un gesto gentile per lui. Il covid non si può gestire né si può evitare, forse».

Ma poi riferisce di un fatto molto meno edificante, parlando di chi «in un bar di Lusiana, una settimana prima ha tolto la mascherina a Bepi e l'ha convinto a non indossarla più, perché gli avrebbe “bruciato” i polmoni. Lui era innocente, era come un bambino, anche se cresciuto. Si fidava dei suoi " amici" e non ha voluto più indossarla». Roberta a questo punto ha parole dure contro chi avrebbe messo in atto questa azione, non si sa se per uno scherzo folle e scriteriato o se per convinzione. Roberta poi torna sul caro Bepi: «Se esiste il paradiso (ed io ci credo) lui ci è entrato con grandi onori. La sua anima era bianca, pura... Vivrà per sempre nel mio cuore, dove ci sarà un posto riservato per lui. Nella sua umile esistenza mi ha insegnato tanto, mi ha insegnato a guardare oltre, a vedere al di là delle apparenze, della disabilità, mi ha mostrato il cuore». 

La vicenda di Giuseppe, per tutti Bepi, ha fatto il giro del paese. La sindaca di Lusiana Conco, Antonella Corradin, naturalmente conosceva bene Bepi, come tutti i lusianesi. Lei forse di più, visto che ha fatto più volte la prima cittadina, fin dagli anni '90. «Ho letto anch'io quella testimonianza, e poi ho parlato con la nipote - ci spiega Corradin -. Lo zio le avrebbe riferito quel particolare della mascherina. Io non so dire nulla di più su chi lo abbia eventualmente convinto a togliere la mascherina, non ci sono nomi e non ci sono certezze su questo particolare. Penso che nemmeno Roberta ne abbia al 100%. È una storia triste questa di Bepi, era una persona conosciuta e amata da tutti, la sua morte ha turbato tutti. Certo, mi spiacerebbe molto se le cose fossero andate così».

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Il Gazzettino