Covid, Gimbe: «Contagi e decessi aumentano (+18%), ma grazie alla terza dose calano i icoveri in Terapia intensiva». In Veneto +26,9% nuovi casi in una settimana

Covid, continuano ad aumentare contagi e decessi, ma grazie alla terza dose calano i ricoverati in Terapia intensiva. Da due mesi a questa parte non accenna insomma a rallentare...

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Covid, continuano ad aumentare contagi e decessi, ma grazie alla terza dose calano i ricoverati in Terapia intensiva. Da due mesi a questa parte non accenna insomma a rallentare l'epidemia che sta progressivamente «portando verso una pericolosa congestione degli ospedali». Nella settimana 8-14 dicembre, rispetto alla precedente, crescono di circa il 18% i nuovi casi e i decessi. «Sul fronte ospedaliero aumentano ancora i posti letto occupati da pazienti Covid: +17,9% in area medica e +11,2% in terapia intensiva. È quanto emerge dal monitoraggio della Fondazione Gimbe (Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze). Tuttavia, nelle ultime settimane si è ridotta la percentuale di pazienti ricoverati in area medica e in intensiva rispetto ai positivi, grazie all'incremento delle terze dosi.

 

Covid, rapporto Gimbe

Nel dettaglio, il report vede un aumento di nuovi casi (124.568 rispetto a 105.771 della settimana precedente, pari a +17,8%). In aumento anche i casi attualmente positivi (297.394 rispetto a 240.894, pari a +23,5%), i ricoverati con sintomi (7.163 rispetto a 6.078, pari a +17,9) e le terapie intensive (863 rispetto a 776, pari a +11,2%). Incrementa nettamente il rapporto tra positivi e persone testate (da 3,6% a 23,9%) e sono in aumento del 18,8% anche i decessi, che sono stati 663 negli ultimi 7 giorni rispetto a 558. «Da due mesi continuano ad aumentare i nuovi casi» e la media giornaliera settimanale è passata da 2.456 del 15 ottobre a 17.795 del 14 dicembre. A calare è invece la percentuale dei pazienti ricoverati in area medica e in terapia intensiva sul totale degli attualmente positivi, che per l'area medica è scesa dal 3,47% del 7 novembre al 2,41% del 14 dicembre e per le terapie intensive dallo 0,47% del 21 ottobre allo 0,30% del 14 dicembre. Nonostante l'aumentata pressione sugli ospedali e «a fronte di un numero di tamponi sostanzialmente stabile - spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - questo dato è verosimilmente da imputare all'incremento delle terze dosi, che riportano l'efficacia a valori più elevati».

In Veneto +26,9% nuovi casi in una settimana 

Sono tabelle tutte in peggioramento quelle dei dati Covid nell'ultima settimana (8-14 dicembre) in Veneto, secondo l'analisi della Fondazione Gimbe. I casi attualmente positivi salgono a 1.066 ogni 100.000 abitanti e si evidenzia un aumento del 26,9% di nuovi contagi rispetto alla settimana precedente. Gimbe sottolinea che sono sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica (15%) mentre sono sopra la soglia di saturazione i posti letto in terapia intensiva (13%) occupati da pazienti Covid Vaccinazioni: la popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 76,7% (media Italia 77,6%) a cui si aggiunge un ulteriore 2,9% (media Italia 2,9%) solo con prima dose;. Il tasso di copertura con terza dose è del 61,5% (media Italia 61,4%). Quanto all'incidenza degli attuali positivi ogni 100.000 abitanti, la provincia con il dato più negativo è Treviso 573, seguita da Padova (552), Vicenza (541), Venezia (434), Verona (320). Chiudono la classifica Rovigo (298) e Belluno (286).

 

Va meglio a Bolzano, casi in aumento a Trento

L'ultimo bollettino Gimbe segnala in Alto Adige un calo del 12,6% dei casi attualmente positivi su 100 mila abitanti, ma con 1.180 il numero è comunque ancora il più alto d'Italia. In Trentino se ne registrano 500 con un aumento del 13,6%. L'Alto Adige ricopre anche il primo posto per quanto riguarda l'occupazione dei letti occupati in terapia intensiva (22%) seguito dal Trentino con il 20%. La Provincia di Bolzano si conferma fanalino di coda con appena il 69,5% della popolazione vaccinata, mentre la provincia di Trento con il 76,2% è nella media nazionale. Diversa la situazione per i booster dove Bolzano è addirittura in seconda posizione con il 70,6%, alle spalle della Toscana (71,2%) e Trento in sesta posizione (67%).

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Il Gazzettino