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Quest’anno la sfida sarà diversa. Dovrà necessariamente esserlo, data la presenza dell’arma-vaccino che dodici mesi fa era ancora nei laboratori delle case farmaceutiche. Ma quello che inizia oggi sarà comunque un mese decisivo, che dirà molto sulla stagione che vivremo da qui ai mesi più freddi. Dalla scuola al lavoro, dall’estensione del Green pass a al cambio di clima, dagli spazi all’aperto a quelli all’interno. Tutto cambierà in pochi giorni, a partire da una settimana - questa - cruciale che darà il via al periodo decisivo per capire se sarà possibile una convivenza pacifica con il Coronavirus.
SUI BANCHI
A scuola, c’è chi gioca d’anticipo e si candida al ruolo di “esploratore” dell’ennesima nuova normalità degli ultimi 18 mesi.
AL LAVORO
La metà di settembre coincide anche con la fine delle ferie anche dei “ritardatari” e con la ripartenza al completo di tutte le attività produttive e commerciali. La mobilità, in assenza di restrizioni, sarà totale. E all’orizzonte ci sarà anche la stretta sul Green pass, che nelle prossime settimane interesserà i lavoratori dei settori nei quali è già richiesto per i clienti (nei bar ad esempio) ma probabilmente anche nella pubblica amministrazione, che in quel modo tornerà in presenza.
IL CLIMA
L’ultimo fattore a “disegnare” la sfida sarà quello climatico, ma non in senso stretto. Il freddo - è dimostrato - non ha un effetto diretto sulla circolazione del Coronavirus. Ce l’ha invece la “migrazione” delle persone dagli spazi esterni a quelli interni. Un problema in più, ad esempio, per bar e ristoranti, con i gestori che dovranno intensificare i controlli relativi alla presentazione del Green pass. Dall’altra parte della staccionata le vaccinazioni, che dovranno correre più veloci del contagio.
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Il Gazzettino