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PORDENONE - La provincia di Pordenone fa i conti con un dato drammatico, che si sperava di non dover commentare più. Negli ultimi 14 giorni è il territorio del Friuli Venezia Giulia con più morti di Covid in relazione agli abitanti che risiedono sulla sponda destra del Tagliamento. Sono numeri da seconda ondata, non da tempi vaccinali. Ma in un report così triste, c’è almeno una buona notizia per il futuro: nessun decesso direttamente collegato al Covid è avvenuto con la terza dose già somministrata.
IL REPORT
Nelle ultime due settimane è accaduto solo una volta che la provincia di Pordenone trascorresse 24 ore senza annoverare un decesso causato dal Covid sul territorio.
IL VIRUS CORRE
L’alta mortalità che si registra in provincia di Pordenone ha però anche un’altra spiegazione. Nelle ultime settimane è stata letteralmente ridisegnata la mappa del contagio in Friuli Venezia Giulia. La corsa dell’incidenza sui 100mila abitanti, infatti, si è fatta più rapida ad ovest mentre si è assistito a un considerevole rallentamento nell’area triestina, dove tra ottobre e novembre si pagavano a caro prezzo la vicinanza con la Slovenia e le manifestazioni (con maxi-focolaio) contro il Green pass e il vaccino del capoluogo giuliano. Oggi non è più lì il centro della pandemia, ma nell’area che confina con il Veneto.
LE NORME
Intanto la Prefettura di Pordenone ha consegnato nelle mani dei sindaci del territorio una circolare che ribadisce le norme in vigore per i veglioni di Capodanno e in generale per gli eventi con molte persone presenti. I concerti devono tenersi con posti a sedere e super Green pass, mentre gli appuntamenti diffusi possono essere accessibili con Green pass base e aree transennate. Il tutto in attesa delle decisioni di oggi del governo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino