Covid in Fvg, dati drammatici a Pordenone: la mortalità è la più alta della regione

Giovedì 23 Dicembre 2021 di Marco Agrusti
Una Terapia intensiva

PORDENONE - La provincia di Pordenone fa i conti con un dato drammatico, che si sperava di non dover commentare più.

Negli ultimi 14 giorni è il territorio del Friuli Venezia Giulia con più morti di Covid in relazione agli abitanti che risiedono sulla sponda destra del Tagliamento. Sono numeri da seconda ondata, non da tempi vaccinali. Ma in un report così triste, c’è almeno una buona notizia per il futuro: nessun decesso direttamente collegato al Covid è avvenuto con la terza dose già somministrata. 


IL REPORT


Nelle ultime due settimane è accaduto solo una volta che la provincia di Pordenone trascorresse 24 ore senza annoverare un decesso causato dal Covid sul territorio. In totale i decessi sono stati 40 in 14 giorni, ben più di due al giorno, con punte da cinque vittime in una sola rilevazione. Solo Trieste, cioè la città più colpita dalla quarta ondata di contagi, nelle due settimane appena trascorse ha avuto dati simili in relazione ai decessi. La provincia di Udine non si avvicina nemmeno alla quota pordenonese, pur avendo una popolazione nettamente maggiore rispetto a quella del Friuli Occidentale. E nell’analisi pesano diversi fattori, alcuni riferiti proprio al diverso tasso di vaccinazione a seconda delle aree geografiche della provincia. Il 30 per cento delle vittime, infatti, riguarda la fascia che confina con il Veneto, dati alla mano la meno protetta della Destra Tagliamento. Il secondo punto è quello che riguarda le residenze per anziani. Solo due, infatti, le vittime registrate all’interno delle strutture protette, una delle quali non ce l’ha fatta ieri. A testimonianza di come la somministrazione della terza dose, penetrata prima di tutto all’interno di case di riposo e Rsa, abbia contribuito a proteggere in maniera efficiente la popolazione più fragile. 


IL VIRUS CORRE


L’alta mortalità che si registra in provincia di Pordenone ha però anche un’altra spiegazione. Nelle ultime settimane è stata letteralmente ridisegnata la mappa del contagio in Friuli Venezia Giulia. La corsa dell’incidenza sui 100mila abitanti, infatti, si è fatta più rapida ad ovest mentre si è assistito a un considerevole rallentamento nell’area triestina, dove tra ottobre e novembre si pagavano a caro prezzo la vicinanza con la Slovenia e le manifestazioni (con maxi-focolaio) contro il Green pass e il vaccino del capoluogo giuliano. Oggi non è più lì il centro della pandemia, ma nell’area che confina con il Veneto. 


LE NORME


Intanto la Prefettura di Pordenone ha consegnato nelle mani dei sindaci del territorio una circolare che ribadisce le norme in vigore per i veglioni di Capodanno e in generale per gli eventi con molte persone presenti. I concerti devono tenersi con posti a sedere e super Green pass, mentre gli appuntamenti diffusi possono essere accessibili con Green pass base e aree transennate. Il tutto in attesa delle decisioni di oggi del governo.

Ultimo aggiornamento: 24 Dicembre, 12:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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