OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Prima la paura, le uscite a passeggiare controllando che nei paraggi non ci fosse una pattuglia o un agente magari piuttosto zelante. Ma un rispetto quasi totale. Poi l’allentamento delle misure, i secondi e terzi lockdown, il senso di stanchezza psicologica da parte della popolazione. Infine il rifiuto delle norme, le proteste, le manifestazioni di piazza. Non solo quelle dei no vax. Oggi, quando la fase emergenziale della pandemia può essere finalmente considerata parte del recente passato e non più un urgenza dell’immediato, la cartina al tornasole del comportamento dei cittadini del Friuli Venezia Giulia. Il report arriva dalle Prefetture di Udine e Pordenone: solo una persona su tre ha pagato la multa “staccata” dalle forze dell’ordine per la violazione delle norme anti-contagio. I due terzi restanti si dividono tra ricorsi pendenti e persone che fino ad oggi non hanno versato nemmeno un euro.
IL QUADRO
In provincia di Pordenone sono state elevate tra le 3mila e le 4mila multe.
IL METODO
Dopo la comunicazione della multa, se non avviene il pagamento entro 60 giorni arriva la notifica alla Prefettura. A quel punto, però, l’ufficio del governo ha cinque anni di tempo per l’ordinanza di ingiunzione. Scattano altri sessanta giorni per pagare e se ancora non viene effettuato il bonifico possono passare altri cinque anni per l’iscrizione a ruolo. Un totale di dieci anni.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino