Covid, altri 41 infermieri no-vax da sospendere. Scoppia la protesta e arrivano i ricorsi

Covid, altri 41 infermieri no-vax da sospendere. Scoppia la protesta e arrivano i ricorsi
La prima comunicazione dell’Ordine delle professioni infermieristiche non era che la proverbiale punta dell’iceberg. Le decisioni ufficiali che arriveranno domani,...

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La prima comunicazione dell’Ordine delle professioni infermieristiche non era che la proverbiale punta dell’iceberg. Le decisioni ufficiali che arriveranno domani, infatti, avranno un nuovo duplice effetto: da un lato imporranno una stretta sui sanitari che vorrebbero tornare (o che sono già tornati) al lavoro senza il booster vaccinale o senza nemmeno una dose ma che allo stesso tempo sono guariti dal Covid; dall’altro rischieranno di mettere in difficoltà ospedali e strutture per anziani. L’Ordine infatti è pronto a procedere ad altre 41 sospensioni solo in provincia di Pordenone. E altre cento, sempre nel Friuli Occidentale, sono già in cantiere. In tutto il Friuli la prossima ondata di sospensioni conterrà più di 200 nomi. 


IL CASO


«Andiamo avanti con la ricerca dei nominativi che nel nostro database compaiono in rosso - ha spiegato il presidente regionale dell’Ordine, Luciano Clarizia - ma siamo di fronte a un secondo problema: molti infermieri sospesi si stanno rivolgendo al loro medico per comunicarci di aver già sostenuto il primo ciclo vaccinale con due dosi e successivamente di aver contratto il Covid. Non potrebbero quindi ancora effettuare la terza dose per una questione di tempo. Posizioni, queste, che saranno valutate attentamente». Va però ricordato un fatto: la terza dose per gli operatori sanitari è partita già ad ottobre. Gli infermieri che hanno preso il Covid in inverno ed erano sprovvisti di booster erano perlomeno ritardatari. 

 

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Il Gazzettino