Covid in Fvg, prime sospensioni a scuola per i dipendenti assenti e senza Green pass: ecco cosa rischiano

Il controllo del Green pass a scuola
Dalle parole (contenute nel decreto legge), ai fatti. Dopo quanto accaduto in ambito sanitario, con l’ondata di infermieri sospesi e i primi medici che non possono...

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Dalle parole (contenute nel decreto legge), ai fatti. Dopo quanto accaduto in ambito sanitario, con l’ondata di infermieri sospesi e i primi medici che non possono più lavorare in quanto non vaccinati, la stessa scure ora si abbatte sul mondo della scuola. E in tutta la regione si contano i primi dipendenti che dopo cinque giorni di assenza ingiustificata si sono ritrovati con in mano la sospensione temporanea dall’attività lavorativa. Potranno regolarizzare la loro posizione, a patto di aderire al Green pass, ma per ora restano fuori dalle scuole. E senza stipendio.

I FATTI

Non si tratta di un’interruzione definitiva del rapporto di lavoro. Come ha specificato il ministro dell’Istruzione, infatti, in questo caso si parla di misure d’emergenza volte a garantire la sicurezza sanitaria. Ma nella sostanza, e soprattutto nel breve periodo, cambia poco: con cinque giorni di assenza ingiustificata si è fuori dalla scuola. Senza stipendio e senza altri emolumenti. Zero compensi e niente lavoro. Ed è quello che sta accadendo in regione a una cinquantina di persone che dal primo giorno di settembre non hanno ancora regolarizzato la loro posizione. In primis hanno provato - alcuni - a entrare nelle scuole senza il green pass, in qualche caso anche “brandendo” documenti di dubbia validità. Altri hanno scelto la strada della malattia - in questo caso la firma del medico fa fede -, mentre chi proprio ha voluto dire “no” al Green pass in ambito scolastico è risultato a tutti gli effetti assente. E secondo il decreto si tratta di un’assenza ingiustificata. Al quinto giorno, poi, scatta la sospensione. Ed è ciò che accade ora a quella cinquantina di dipendenti del mondo della scuola che in Fvg si vedranno “tagliare” lo stipendio. In provincia di Pordenone i casi sarebbero una decina.

LE TIPOLOGIE

Si tratta soprattutto di personale Ata, quindi di bidelli e dipendenti del mondo della scuola che ricoprono figure lavorative di tipo amministrativo. Sono infatti le tipologie professionali che dal primo giorno di settembre sono rientrate in presenza tutti i giorni e che quindi hanno potuto accumulare più assenze, nel caso dei “no green pass”. Meno frequente il caso tra gli insegnanti, che sono ricorsi in alcune situazioni al lavoro a distanza, ad esempio in corrispondenza dei collegi docenti.

LA GIUSTIZIA

Il clima nel mondo della scuola si scalda ancora, a meno di una settimana dalla ripartenza delle lezioni. Da un lato le prime sospensioni dei dipendenti senza green pass che sono risultati assenti; dall’altro l’attesa per il ricorso al Tar che riguarda proprio l’applicazione della certificazione verde nel comparto dell’istruzione. Una pronuncia dovrebbe arrivare verosimilmente all’inizio della prossima settimana. Proprio quando mancheranno poche ore all’ingresso in classe degli studenti.

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Il Gazzettino