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VALDOBBIADENE/MONTEBELLUNA - Una festa dei 18 anni a Montebelluna, un incontro in un bar per soli affezionati a Valdobbiadene e, nel rispetto delle tradizioni, una classica ossada a Bigolino. Tre occasioni diverse per età diverse. Ma con un identico risultato: dei focolai che ora rischiano di mettere in difficoltà, se non in ginocchio, istituzioni scolastiche e interi paesi. Con ripercussioni a non finire, accuse incrociate, litigi nei gruppi WhatsApp, crepe nelle relazioni fra i ragazzi, oltre che fra i genitori.
IL COMPLEANNO
È questo, al esempio, ciò che sta succedendo a Montebelluna dove, al momento, l'unico dato di fatto ufficiale è che, da oggi, al liceo Levi ci sono almeno due classi in monitoraggio e una in quarantena. Quattro al momento i positivi ufficiali anche al molecolare notificati dall'Usl, ma i numeri sono del tutto in evoluzione. «In tutto, al momento, abbiamo tre classi dell'istituto coinvolte da domani (oggi, ndr), di cui due in monitoraggio e una in quarantena - spiega il responsabile del Sisp Stefano De Rui -.
LE FESTE IN PAESE
Ma se a Montebelluna il focolaio sarebbe nato fra i ragazzi, sono invece persone di mezza età, se non oltre, i protagonisti degli assembramenti che hanno portato a significativi focolai a Valdobbiadene, con il coinvolgimento di una trentina di persone. In un caso, a Bigolino, un gruppo di persone si sarebbe ritrovato nei giorni scorsi per mangiare l'ossada. Il risultato sarebbero dei contagi a catena scatenati da un positivo. In un altro caso, l'incontro si sarebbe verificato a Valdobbiadene in un bar chiuso al pubblico, in occasione di un evento culinario rivolto ai soli clienti storici, o meglio degli amici: non diverso, però, il risultato. Fra l'altro, in questi giorni, varie attività commerciali sono chiuse per Covid. Ma no è chiaro se in tutti i casi l'origine sia rappresentata dai due eventi culinari.
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Il Gazzettino