La roccia si sgretola sotto le sue mani: vola dalla parete per 30 metri

L'elicottero del Suem 118 in volo durante un intervento di soccorso
CORTINA - Una salita banale per uno che fa la guida alpina e che si fregia di essere uno Scoiattolo, ma per Luigi Majoni, 51 anni, è scattato il fattore...

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CORTINA - Una salita banale per uno che fa la guida alpina e che si fregia di essere uno Scoiattolo, ma per Luigi Majoni, 51 anni, è scattato il fattore “sfortuna”, tradito da un pezzo di roccia che si è disintegrato tra le sue mani mentre si allenava su una facile via del Lagazuoi a circa 2400 metri di quota, sopra il forte della Val Parola. È volato per una trentina di metri, battendo più volte sulle rocce. L’allarme è stato dato immediatamente dalla compagna di salita che si trovava con lui. Ora l’uomo si trova ricoverato all’ospedale di Bolzano. Nella caduta, come spiega il fratello Sergio, ha riportato più fratture e un trauma alla testa. Forato anche un polmone.

«La situazione è grave - spiega - ma non è in pericolo di vita. Lui è sempre rimasto cosciente anche se non ricorda  con precisione cosa sia accaduto».
Tutto si è svolto in un istante. Era venerdì, verso le 19, quando è arrivata la chiamata al 118 di Pieve di Cadore. Immediatamente si sono messi a disposizione anche i volontari del Soccorso alpino di Cortina, ma il loro intervento non è stato necessario. Sul posto è arrivato l’elicottero di Bolzano con l’equipe medica a bordo. Majoni è stato visitato e stabilizzato e quindi trasferito nell’ospedale altoatesino dove si trova tutt’ora e dove è in attesa di essere sottoposto a degli interventi chirurgici. La guarigione sarà lunga. Il referto parla di “grave politrauma”.
Secondo una prima ricostruzione, Majoni, venerdì, era partito da poco per affrontare una delle tante vie del Lagazuoi. Nulla di impegnativo, ma come capita spesso a chi pratica sport, il diavolo si nasconde proprio nelle cose apparentemente più semplici, quando anche l’attenzione viene meno. La causa dell’incidente è stata proprio il cedimento del pezzo di roccia sulla quale Majoni aveva trovato appiglio. Majoni è noto non solo per la sua attività di guida alpina, ma anche per la falegnameria che gestisce con il fratello, la “Chi de Mano”.
Anche ieri è stata una giornata impegnativa per gli uomini del soccorso in montagna. Intorno alle 15 l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites è intervenuto in Val Travenanzes, a Cortina d’Ampezzo, in quanto un’atleta inglese della Lavaredo Ultra Trail, S.C., 45 anni, si era sentita male. La donna è stata portata per i successivi controlli all’ospedale di Belluno.

È fortunatamente rientrata subito, invece, una ricerca a Forcella Pomagagnon. Una coppia di escursionisti al termine della ferrata Strobel si era persa di vista nel tornare a valle. Fortunatamente poco dopo i due si sono ritrovati e l’allarme è cessato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino