OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
VENEZIA - Giorgia Meloni, pensaci tu. Gli industriali del Veneto, con il loro presidente Enrico Carraro, si rivolgono alla premier per perorare la causa della pista Eugenio Monti: il bob - dicono - deve restare a Cortina. «L'alternativa di svolgere le gare di bob altrove, e peggio ancora all'estero, rappresenterebbe la prima grave sconfitta a Giochi olimpici non ancora iniziati». Quindi, bisogna intervenire.
La lettera inviata al presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, e per conoscenza al governatore Luca Zaia, è datata 9 novembre, cioè il giorno in cui il presidente del Coni e della Fondazione Milano Cortina, Giovanni Malagò, si è detto «felice di aiutare Torino» se il Governo darà «precise garanzie realizzative ed economiche». E perché Torino sì e Cortina no?
Alla premier Meloni, Enrico Carraro ha rappresentato «lo sgomento e lo smarrimento di una comunità non solo imprenditoriale». «Sono certo - ha scritto - di dare voce a tutta la comunità veneta di fronte a quello che sta accadendo rispetto alla vicenda delle Olimpiadi Invernali a Cortina e in particolar modo allo Sliding Centre, comunemente definito "pista da bob".
L'APPELLO
Di qui l'appello a Giorgia Meloni. «Le chiediamo formalmente di rivalutare la decisione, qualora fosse stata presa, affinché si possa procedere con la realizzazione della pista da bob. Si tratta di un investimento unico per le prospettive di sviluppo che porta con sé. Le Dolomiti e tutto il Paese godrebbero della realizzazione di un polo di attrazione a livello mondiale che darebbe futuro a tutte le discipline sportive su pista di ghiaccio come anche lo skeleton e lo slittino. La Perla delle Dolomiti, e con essa l'Italia, si caratterizzerebbe per un vero punto di riferimento internazionale di grande visione futura ma con profonde radici nella storia dello Sport. Oltre ad avere un impatto ambientale minimo, sarà un grande messaggio di quella inclusività che è fiore all'occhiello del nostro Paese perché sarà realizzato per ospitare anche le discipline paraolimpiche, unico a livello internazionale».
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino