Giochi 2026. Cortina non sta nella pelle: la gente scende già in piazza

CORTINA - La comunità di Cortina d'Ampezzo, e non solo, attende la decisione del Comitato olimpico internazionale, che oggi assegnerà i Giochi olimpici e...

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CORTINA - La comunità di Cortina d'Ampezzo, e non solo, attende la decisione del Comitato olimpico internazionale, che oggi assegnerà i Giochi olimpici e paralimpici invernali 2026, nella scelta fra la candidatura italiana di Milano-Cortina e quella svedese di Stoccolma-Are. Sin dal mattino ferve l'attività nella piazza centrale del paese, sotto il campanile della parrocchiale, per allestire il grande schermo, sul quale sarà proiettata la diretta streaming della cerimonia di proclamazione, attesa alle 18.00. Dal primo pomeriggio sono state chiamate in piazza le associazioni sportive, i ragazzi delle scuole, la popolazione, con la trepida partecipazione di tante persone, enti e istituzioni, associazioni sportive e culturali. Nella prima parte del pomeriggio ci saranno i collegamenti con Milano e la diretta da Losanna, con il coordinamento della giornalista sportiva Ivana Vaccari, dagli studi televisivi Rai di Roma. In piazza intervengono campioni del passato, con la loro testimonianza. Dalle 17.30 alle 19.30 il programma seguirà quanto accadrà in Svizzera. Saranno trasmessi sullo schermo gli ultimi minuti del congresso Cio, che porteranno all'assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026. Il voto dei delegati Cio inizierà alle 16.00, appena terminate le presentazioni ufficiali dei due dossier. La proposta italiana coinvolge Milano, Cortina e altre località delle Alpi di Lombardia, Veneto, Trentino e Alto Adige. Intanto si sono mobilitati anche i contrari ai Giochi: si definiscono un gruppo sparuto e hanno annunciato l'intenzione di andare in pellegrinaggio al santuario mariano della Madonna di Luggau, nella Lesachtal austriaca, e di farlo a piedi dal Comelico, il prossimo mese di settembre, qualora Ampezzo dovesse «salvarsi» da quello che essi ritengono un pericolo, portatore di conseguenze negative, come accadde per le Olimpiadi 1956.
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Il Gazzettino