Bolidi che sfrecciano. «Il vero lusso a Cortina è attraversare la strada»

Bolidi che sfrecciano. «Il vero lusso a Cortina è attraversare la strada»
Gentile direttore le scrivo in preda ad un po' di sconforto nel notare che le cattive abitudini di questo paese, la scarsità endemica di senso civico sono...

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Gentile direttore le scrivo in preda ad un po' di sconforto nel notare che le cattive abitudini di questo paese, la scarsità endemica di senso civico sono tutt'altro che guarite. Nella Cortina, tutta Woolrich e Porsche, tutta struscio di Vip e cooperativa, che si appresta ad ospitare mondiali ed Olimpiadi tirata a lucido ed internazionale come non mai, vi è qualcosa che la tiene tipicamente lontana dalle località europee più rinomate, qualcosa che stride colpevolmente e nell'indifferenza dei più, alla luce delle statistiche terribili in un Veneto che conta tragicamente 16000 morti in trent'anni sulle sue strade: le strisce pedonali e la loro mancata osservazione da parte dei tanti autisti di bolidi che sfrecciamo attorno all'anello stradale della perla dolomitica. L'endemica carenza di senso civico italico non risparmia nemmeno questa ridente località montana. Tutt'altro. 


Mi trovo qui per dei progetti di lavoro da un po' di mesi e spesso dovendo lasciare l'auto fuori dal centro sono costretta a dover attraversare le strisce pedonali che sembrano quasi invisibili ai più provetti piloti repressi dal traffico di casa in città da sfogare qui, tranne alle targhe provenienti dal nord Europa, puntuali nel rispettare la precedenza dei pedoni. 

In questi giorni di festa la situazione non è migliore anzi.  I marciapiedi spesso sono vergognosamente sporchi e ghiacciati, impraticabili, vicino al parcheggio gratuito appena fuori dal centro un cumulo di ghiaccio e neve richiede di scavalcarlo, chi ha un passeggino o una carrozzina deve forzatamente andare dall'altra parte dove marciapiede non c'è. Vi lascio immaginare all'interno delle auto di grossa cilindrata e non, che non si fermano, gli atteggiamenti snob degli automobilisti: c'è chi fa segno che non ti ha visto, chi smanetta al cellulare, chi se la ride o impreca perchè con la mano gli hai ricordato che avrebbe dovuto farti passare. 

Qui si parla di rispetto della vita non di questioni secondarie. Per evitare roventi polemiche non voglio nemmeno scrivere quale auto è andata oltre vedendomi sul ciglio intenta ad attraversare. Una pura vergogna. 
Ci vuole uno scatto di civiltà, altrimenti Olimpiadi o meno saremmo sempre indietro anche in questo e non sarebbe un gran bel biglietto da visita di fronte al mondo intero. 


Anna Grillo
Belluno
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Il Gazzettino