Coronavirus, Zaia: «Scuola, appello ai medici per i test rapidi ai prof. Dalla Croazia 35 contagi solo a Treviso»

Coronavirus, Zaia: «Scuola, appello ai medici per i test rapidi ai prof. Dalla Croazia 35 contagi solo a Treviso»
Coronavirus Veneto, il presidente Luca Zaia torna in diretta oggi - 20 agosto - e aggiorna sui dati del contagio e alle vittime del Covid, e sulle misure adottate dalla Regione...

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Coronavirus Veneto, il presidente Luca Zaia torna in diretta oggi - 20 agosto - e aggiorna sui dati del contagio e alle vittime del Covid, e sulle misure adottate dalla Regione per contrastare il virus. L'età media dei contagiati da oltre 70 è scesa a 39 anni in Veneto.


LA DIRETTA
 

Zaia in diretta oggi: cosa ha detto

Il bollettino
Il governatore: «Siamo passati da una fase di ordinarietà ad una di straordinarietà. Dalla Croazia - ha riferito, citando gli ultimi dati - sono stati trovati al rientro ben 35 turisti contagiati solo a Treviso, gente che non si conosceva. Non faccio allarmismo, ma il dato è preoccupante». L'emergere di nuovi focolai, e il tracciamento dei contatti dei nuovi infetti, ha portato quasi al raddoppio degli isolamenti in Veneto, rispetto al 18 maggio - 3 mesi fa - data della fine del lockdown: da 3.870 soggetti a 6.565. «È l'effetto delle misure di sanità pubblica, il cosiddetto contact trackik  anche perchè se non fai i tamponi, e qualcuno, sembra non capirlo, non li trovi i positivi»

Nella regione il dato dei positivi dall'inizio dell'epidemia è salito oggi a 21.534 2.584 in più rispetto sempre al 18 maggio scorso. I positivi attuali sono 1789, pari al 27% delle persone in isolamento.


Turisti, anche la Francia meridionale a rischio
« Anche in Francia meridionale c'è un mega focolaio, dalla città di Agde: facciamo attenzione a chi rientra da lì. Chiamate i numeri della Regione per fare i tamponi».

I NUMERI da chiamare


BILANCIO
«Ci sono i costi altissimi dei tamponi: saranno circa 60 milioni quest'anno. E molti sono da rifare, per testare tutti i veneti dovremmo fare 20mila test al giorno: ci vorrebbero 10 mesi per testarli tutti. Per poi dover riprendere tutto daccapo. Quindi occorre che i veneti siano responsabili»

SCUOLE
«Bisogna garantire l'insegnamento, ma senza più calendari bloccati, come altri Paesi si deve andare a scuolain ogni mese dell'anno»

PREVENZIONE
«Chiediamo un ulteriore sforzo ai medici di base, che sono fondamentali, perchè ci aiutino a creare quel network sul territorio per testare tutti i docenti e gli operatori prima dell'avvio delle scuole in Veneto. Sono i pazienti, si tratta di circa 95.000 persone: diviso per il numero dei medici, significa non più di 20 test rapidi ciascuno». «Il Governo ci ha detto di avere fatto un accordo con tutti i medici di base, abbiamo qualcuno però - ha aggiunto Zaia - che non si rende disponibile Io faccio appello ai nostri medici perchè ci aiutino a realizzare questo network per la scuola nel territorio». Per gli insegnanti che provengono da fuori Veneto, e non hanno quindi a disposizione il proprio medico di base, la Regione, con le Ulss, ha detto Zaia, dà piena disponibilità a far loro i tamponi. Fra le tante iniziative stiamo distribuendo  test a saponetta, esami rapidi che hanno un'affidabilità molto importante per i medici di base. Se riusciranno a organizzare la diffusione tra i loro pazienti, specie quelli a rischio, sarà un altro ostacolo alla diffusione del virus»

DAL 22 FEBBRAIO 
«Se avessimo avuto i tamponi rapidi all'inizio della pandemia - ha commentato il governatore - saremmo riuscti a limitare al massimo i danni del virus e tenerlo sotto controllo»

MASCHERINE 
«L'uso obbligatorio solo dalle 18 sembra assurdo, mi aspettto provvedimenti più stringenti da Roma. Noi non cambieremo l'ordinanza con le nuove norme fino al 6 settembre»


REGOLE
Nuova ordinanza in vigore fino al 6 settembre in Veneto: il tampone diventa obbligatorio per chi arriva dall'estero e per chi va in vacanza in Croazia, Spagna, Grecia e Malta. C'è  l'obbligo di comunicare l'avvenuto rientro all'Ulss entro 24 ore, chi non lo farà sarà soggetto a sanzioni. 


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Chi deve fare il tampone?

  • Operatori delle Rsa e altre realtà sanitarie.
  • Operatori sanitari in ospedale pubblico ed extra ospedalieri.
  • Badanti, operatori che prestano assistenza domiciliare a categorie fragili.
  • Operatori agricoli stagionali.
  • Lavoratori all'estero per trasferte di durata fino alle 120 ore.
  • Cittadini che sono stati in Romania o Bulgaria.
  • Gruppi target (comunità particolari).
  • Obbligo di test per chi rientra da Spagna, Grecia, Croazia, Malta (e quelli che arrivano da Paesi con obbligo di quarantena).

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Il Gazzettino