Il vescovo di Treviso in quarantena: non celebrerà le Messe, la diocesi: «Sta bene, misura precauzionale»

Il vescovo di Treviso in quarantena: non celebrerà le Messe, la diocesi: «Sta bene, misura precauzionale»
TREVISO - Questa sera - 31 dicembre - e domani il vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, non presiederà le previste celebrazioni in cattedrale e al monastero della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TREVISO - Questa sera - 31 dicembre - e domani il vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, non presiederà le previste celebrazioni in cattedrale e al monastero della Visitazione. Da oggi, infatti, mons. Tomasi si trova in quarantena fiduciaria per essere entrato in contatto con persone poi risultate positive.

Il vescovo, che è asintomatico, ha già effettuato un tampone, risultato negativo, ma sentito il proprio medico, preferisce rinunciare, in via precauzionale, a presiedere le celebrazioni di questi giorni: in particolare la messa in cattedrale a conclusione dell’anno civile, con il canto del “Te Deum laudamus”, l’inno di ringraziamento al Signore, e la messa del 1° gennaio, festa di Maria Santissima,  che era programmata nella chiesa del monastero della Visitazione, Alle Corti.

Mons. Tomasi, che trascorrerà questi giorni a casa, in vescovado, invita alla preghiera per quanti sono malati e per i loro famigliari, e invita alla prudenza e al rispetto di tutte le norme che ci consentono di ridurre i rischi di contagio: “Ciascuno di noi è custode della vita dei fratelli e delle sorelle che incontra, e comportamenti responsabili e rispettosi delle regole sono doverosi, realizzano la concreta solidarietà cui tutti siamo chiamati e sono espressione di autentica fraternità. La preghiera fiduciosa al Dio della vita ci unisce e ci sostiene”.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino