PORDENONE «Veniteci a prendere con un aereo dell'Alitalia. Il nostro ministro degli Esteri cosa fa? È urgente farci uscire da Tenerife, il contagio da coronavirus...
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Nemmeno dal consolato italiano a Santa Cruz, e tanto meno dall'ambasciata a Madrid, arrivano risposte certe, circa tempi e modalità di rientro. L'agitazione, perciò, cresce tra i nostri connazionali bloccati, come testimoniano i pordenonesi, perché da venerdì si avverte palesemente che anche Tenerife sta vivendo la paura del contagio. «Vediamo qualcuno che gira con le mascherine, c'è già la corsa ai supermercati, chiudono le scuole. Ma qui gli ospedali non sono attrezzati per migliaia di persone», conclude scoraggiata Franca Piva, alloggiata a Costa Adeje. Anche lei si accoda all'appello, lanciato al Ministro degli esteri Luigi Di Maio, da 300 italiani in attesa nell'isola, apparso nel Faro online: «Prendete accordi con la Spagna e veniteci a prendere con un aereo vuoto dell'Alitalia, per riportarci a casa». La pordenonese Romanina Santin si trova con la famiglia a Los Cristianos, città sulla costa sudoccidentale di Tenerife. È alle Canarie dal 7 marzo: «Siamo arrivati con Ryanair da Bologna senza problemi e sbarcati senza nessun controllo. A distanza di una settimana adesso chiudono tutto anche qui, scuole, teatri, sport».
Cristiana Sparvoli
+++++++++ La nota di Abaco Viaggi S.r.l. +++++++++++++++
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Il Gazzettino