Coronavirus, viticoltore inventa uno scanner che misura la febbre fuori dai negozi

Taacfatto, il dispositivo per misurare la febbre all'esterno dei luoghi pubblici
 Spiega di averla escogitata in queste notti passate insonni, pensando a quando tutta questa emergenza per il Coronavirus finirà. E proprio guardando in prospettiva...

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 Spiega di averla escogitata in queste notti passate insonni, pensando a quando tutta questa emergenza per il Coronavirus finirà. E proprio guardando in prospettiva alla fase 2 ecco che si è accesa la classica lampadina. Uno scanner, sotto forma di colonnina automatica, per misurare la temperatura delle persone che si apprestano ad accedere a uno spazio pubblico o privato.

L'idea è di Marco Zorzettig, il noto viticoltore titolare della Alturis di Cividale del Friuli - salito alla ribalta tra l'altro da vincitore, in occasione della trasmissione Quattro Ristoranti di Alessandro Borghese - e del conterraneo ingegnere e progettista Gimmi Bodigoi. Il nome scelto per il brevetto è TaacFatto.
«Il Coronavirus sta avendo un importante impatto psicologico ed economico sulle persone spiega Zorzettig - ci fa sentire impotenti dinanzi a qualcosa di sconosciuto, ci rende insicuri e diffidenti nei confronti della gente che ci sta intorno. Questa situazione non svanirà al termine della quarantena, ma avrà ripercussioni per molti mesi».
Come fare quindi a diffondere sicurezza nel momento in cui potremmo nuovamente uscire per andare a mangiare una pizza o a vedere un film? Come poter guardare con meno ansia il collega o il vicino di tavolo? Come avere la certezza di frequentare un ambiente sicuro?
«Abbiamo pensato a questa colonnina - risponde Zorzettig - alta un metro e sessanta, dotata di un software per la salvaguardia della salute, da posizionare fuori dai locali, dai supermercati ma anche dai luoghi di lavoro come fabbriche, uffici, e ancora stadi, cinema, negozi, farmacie; in generale, nelle vie di accesso di luoghi di lavoro e di spazi pubblici o aperti al pubblico soggetti ad una grande affluenza di persone. Uno strumento capace di rilevare in un istante, in modo pratico e senza ausilio di personale, la temperatura corporea dei soggetti, inviando in automatico un allarme se si supera la fatidica soglia dei 37,5 gradi».

In quel caso scatta il semaforo rosso e sempre in maniera automatizzata si possono bloccare le porte d'ingresso con l'apparato che comunica a distanza (tipicamente all'operatore in cassa, per esempio nel caso di un supermercato) la rilevazione di un soggetto potenzialmente infetto. «Uno strumento atto alla prevenzione mirata di oggi e di domani conclude Zorzettig che è in fase di collaudo e che tra una ventina di giorni sarà operativo». Sul sito internet dell'iniziativa c'è già un prezzo base, poco più di 2.300 euro con il dispositivo che beneficia pure delle agevolazioni fiscali previste dalla legge di bilancio del 2020 in quanto classificato nella categoria dispositivi di sicurezza. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino