PADOVA - Poca gente ieri nelle piazze cittadine dove, dopo oltre due mesi, sono riapparse le bancarelle del tradizionale mercato. Sono stati delimitati gli spazi...
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«Non mi posso lamentare - ha commentato Giorgio Quaglio - come primo giorno di rientro diciamo che è andata discretamente». «Ho approfittato di questi mesi di stop forzato per dedicarmi a dei lavori di cucito che, spesso, vengono rinviati - ha spiegato una cliente -. Adesso sono venuta a rifornirmi». Tra la scelta di una passamaneria, di bottoni e pizzi, spuntavano anche le matassine di elastico rotondo adatto a confezionare mascherine. «C’è poca gente, è il primo giorno, forse nemmeno molti sapevano della riapertura. Le persone sembrano quasi disorientate», ha osservato Roberta di “La Susy”, banco di abbigliamento e bigiotteria. Una vena di ottimismo è arrivato da Francesco che vende biancheria e che ha affermato: «Non è così male, un po’ di movimento c’è stato. Siamo fiduciosi e ci aspettiamo sicuramente un miglioramento della situazione, ma l’importante è ripartire».
«Mi auguro che le persone abbiano nuovamente voglia di uscire di casa - ha detto Antonella De Poli dal suo banco di calzature - certo che ci mancava anche la pioggia ma siamo ripartiti». «Come primo giorno non siamo stati favoriti nemmeno dal tempo - le ha fatto eco Antonella Molon, del banco di abbigliamento - sembra quasi che le persone non siano pronte per tornare a fare acquisti. Speriamo nel futuro. È comunque positivo aver ripreso a lavorare». Tra i colleghi anche Vanni Frasson che però non ha aperto il suo banco di abbigliamento anche se è arrivato in piazza con il furgone pronto alla riapertura. «Mi sembra che come prima uscita non sia male - ha puntualizzato - l’amministrazione cittadina ha posto dei limiti ma la riapertura c’è stata». E se Frasson ha preferito fermarsi senza riaprire il suo banco, anche altri hanno deciso di attendere ancora, alcune postazioni infatti risultavano vuote. Ieri mattina, a girare tra le bancarelle, non solo in centro storico ma anche tra i mercati di quartiere e in alcuni comuni della provincia, c’era Ilario Sattin, presidente regionale e provinciale della Fiva Ascom Confcommercio. «Arrivano buone notizie anche dai mercati settimanali e rionali. Già l’impatto col primo giorno – ha detto Sattin - è stato positivo. Ad esempio a Monselice e Cittadella tutto è filato liscio sia sotto il profilo dell’accesso all’area da parte dei clienti sia per ciò che riguarda gli spazi per i banchi. In pochi casi si sono dovuti ricollocare, quasi sempre con spostamenti minimi e comunque senza particolari difficoltà. Anche in città, in piazza Azzurri d’Italia, complessivamente è andata bene - ha continuato - sebbene qualche problema di assembramento sia stato riscontrato di fronte ai banchi dove si vende l’abbigliamento usato, un prodotto che di per se stesso è proposto alla rinfusa e che, anche per questo, è “sub judice” da parte delle autorità visto che rischia di penalizzare tutto il contesto. Per il resto, si potrebbe dire, promozione a pieni voti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino