TRIESTE - «Siamo di fronte a due rischi: il primo riguarda la possibilità concreta che i cittadini, non capendo e non accettando più la segregazione in casa,...
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LE RICHIESTE
Più libertà di spostamento per le persone a partire dal 4maggio, con l’addio all’autocertificazione e la fine della quarantena; riaperture anticipate per negozi, ristoranti e locali; immediata riorganizzazione del trasporto pubblico locale. Sono i tre punti fondamentali che Fedriga ha raccolto sondando le esigenze del territorio e che porterà sul tavolo di una trattativa Stato-Regioni che non si annuncia semplice. «Le persone - ha aggiunto - non capiscono più il carattere quasi repressivo delle misure di contenimento. Rischiamo che tra qualche giorno tutti escano, e che lo facciano senza mascherine, senza il distanziamento. Meglio lasciare libera la circolazione, ma stabilire regole precise per la convivenza con il rischio del contagio». Ieri in Friuli Venezia Giulia è scoppiata la protesta delle categorie economiche, con in testa Confcommercio e Confartigianato. «I due settori che mi preoccupano di più - ha analizzato Fedriga - sono quello dei pubblici esercizi e quello dei servizi alla persona». Anche il senatore Luca Ciriani (Fratelli d’Italia) è intervenuto per invitare il presidente della Regione ad intervenire: «Fai aprire le attività commerciali che possono e vogliono lavorare in massima sicurezza - ha scritto -. Se il governo non ci dice quali sono le regole della sicurezza stabiliamole noi con saggezza e rigore, non ci mancano le competenze. Ti diranno che non puoi, ma io e te e con noi tantissimi altri sappiamo che non si può attendere oltre. Se non si può lavorare l’alternativa saranno povertà, disoccupazione e rabbia». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino