Primo ponte dopo il lockdown: tutti in coda per il mare, snobbati Piave e piscine

Le spiagge prese d'assalto nel ponte del 2 giugno
TREVISO Il giorno clou del primo ponte post lockdown ha visto i trevigiani puntare dritti su una meta: il mare. A centinaia, nonostante il meteo avesse preannunciato una serata...

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TREVISO Il giorno clou del primo ponte post lockdown ha visto i trevigiani puntare dritti su una meta: il mare. A centinaia, nonostante il meteo avesse preannunciato una serata piovosa, fin dal mattino si sono riversati in direzione del litorale. E se tra Jesolo e Caorle per la prima volta l'immagine era quasi paragonabile alla normalità, ben più tranquilla è stata la situazione nella Marca.


LE PISCINE
La voglia d'estate c'è, ma le temperature ancora primaverili e il richiamo delle spiagge hanno fatto sì che nelle piscine e lungo il corso del Piave non si registrassero affollamenti. Nei centri sportivi gli accessi sono stati ben al di sotto dei numeri degli anni passati. «Non siamo stupiti, era prevedibile che la ripresa sarebbe stata lenta - commenta Roberto Cognonato, direttore delle piscine comunali di Santa Bona -. Servirà pazienza perché le persone tornino a muoversi senza paura». Il Natatorium ieri ha visto accedere ai suoi ampi spazi coperti e scoperti circa un centinaio di persone. La metà di quante nelle stagioni estive prima del Coronavirus potevano entrare contemporaneamente nelle sole piscine e un quinto rispetto alla capienza massima consentita pur nel più scrupoloso rispetto delle norme di distanziamento. «Gli ingressi sono contingentati e oltre alle già stringenti regole igieniche che da sempre adottiamo abbiamo disposto aggiornamenti per il personale e un protocollo di autocontrollo interno. gli ampi spazi ci consentono di evitare ogni assembramento, ma molti hanno ancora un certo timore» aggiunge Cognonato. stesso parere e stessi bilanci a Le Bandie di Spresiano: «È stato un giorno infrasettimanale, per quanto festivo, e con un clima non ancora estivo, perciò tanti hanno preferito il mare. Sarebbe stato difficile che andasse diversamente, confidiamo nel prosieguo della stagione» raccontano dal centro nuoto di via Vecellio.

AL PIAVE
Leggermente più movimentata è stata la situazione lungo l'asta del Piave, da sempre punto di riferimento per coloro che cercano un luogo di pace per scampare alla calura e passare qualche ora all'aria aperta. Da Zenson a San Biagio, fino a Maserada e Nervesa della Battaglia, le sponde del fiume hanno saputo attirare numerosi habituè di tutte le età, ma tanto i giovani quanto le famiglie e gli adulti si sono dimostrati responsabili. complici anche le presenze tutt'altro che massive non sono stati registrati assembramenti pericolosi né multe o sanzioni. «Da tempo avevo già dato disposizioni alla polizia locale che ha sempre vigilato sulla zona e lo farà per l'intera estate - spiega Alberto Cappelletto, sindaco di San Biagio di Callalta -.Ieri non abbiamo registrato alcun problema legato agli afflussi, anche nel primo pomeriggio era tutto tranquillo. Oltre alle norme sanitarie è però nostra premura anche il rispetto dell'ambiente. Quello dei rifiuti abbandonati è infatti un problema annoso, che ci ha portati a installare diverse fototrappole e elevare delle multe. Ben venga divertirsi, ma ricordiamoci il senso civico». I vigili urbani del comprensorio hanno registrato afflussi maggiori lunedì rispetto a ieri: «C'è movimento ma le persone paiono disciplinate. In alcuni punti sono emerse nuove spiaggette dove la gente va a sistemarsi per stare più lontano dagli altri ed è aumentato il numero dei pescatori nelle zone meno balneabili ma per ora non abbiamo riscontrato irregolarità» commenta la comandante Barbara Ciambotti. Anche nella zona più a nord le frequentazioni lungo il Piave non sono mancate, ma senza una corsa in massa. A Nervesa il sindaco Fabio Vettori si è recato personalmente a verificare la situazione: «A mezzogiorno era tutto tranquillo, lo si notava anche dal ponte della Priula». A Treviso e Silea immancabile la folla in Restera. 

IL RIENTRO

Già da metà pomeriggio il traffico intenso lungo la Treviso Mare registrato la mattina è andato smaltendosi e alle 18 i rallentamenti più forti si sono registrati a Jesolo Lido con la calca di chi attardandosi è stato sorpreso dal temporale. A ridosso della città invece la viabilità si è mantenuta scorrevole. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino