PADOVA - Quattrocento euro all'ora, duemila euro a serata. No, non stiamo parlando degli incassi. È la somma complessiva che molti locali di piazza dei Signori sono...
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Partiamo dall'associazione dei pubblici esercizi (Appe). Il segretario Filippo Segato ha passato le ultime 48 ore al telefono e sa bene quali sono i grandi timori di molti gestori: vedersi anticipare la chiusura a mezzanotte (ora è fissata per le due) e assistere ad una marcia indietro del Comune dopo le concessioni sugli allargamenti dei plateatici. «Sono due scenari che vanno assolutamente evitati - riflette Segato - anche perché quello di lunedì è stato un episodio isolato. Un episodio bruttissimo, che non deve capitare mai più, ma pur sempre isolato. Negli ultimi anni qui in centro le cose sono sempre andate bene e deve continuare così. Tenere aperto fino alle due di notte è stata una faticosa conquista e un gruppo di ragazzi non può farci perdere tutto ciò. Per noi sarebbe una sconfitta».
Dal segretario dell'Appe, però, arrivano anche proposte: «Ben venga, se serve, organizzare una nuova modalità che preveda solamente un servizio al tavolo e ben venga anche l'introduzione degli steward pagati dai locali». Un vigilante privato costa mediamente 80 euro all'ora: ne servirebbero almeno cinque per cinque ore, dalle 21 fino all'orario di chiusura.
Il presidente di Confesercenti, Nicola Rossi, guarda le foto di lunedì e alza la voce: «I ragazzi dopo mesi a casa sono usciti e hanno festeggiato, ma la pandemia c'è ancora. Serve autocoscienza, non siamo usciti dall'emergenza. La riapertura è difficile e costosa, ma attenzione: rischiamo di richiudere. Il virus va prima superato. Non distruggiamo il lavoro fatto fino ad ora, mascherine e distanziamenti sono fondamentali. È una tutela verso noi stessi, verso gli altri e verso la nostra economia».
Il Comune ha garantito che i controlli saranno potenziati e il comandante Lorenzo Fontolan assicura che gli agenti sono impegnati da mattina a sera in tutte le piazze del centro e non solo. «Segnalazioni ci arrivano anche da via Belzoni, dove ci sono un paio di locali. Erano problemi che esistevano già prima dell'emergenza Covid e ora si sono ripresentati. Prima di intervenire con le sanzioni cerchiamo sempre di dialogare con i gestori». Cerca il dialogo anche l'assessore al Commercio Antonio Bressa: «È questione di assunzione di responsabilità. Ai locali al centro dell'attenzione ho date due indicazioni se vogliamo evitare la chiusura. Anzitutto effettuare solo servizio al tavolo. Stiamo facendo ampliare i plateatici, sfruttiamoli per gestire i clienti in maniera ordinata. Se non si fa solo servizio al tavolo è meglio sostituire i normali addetti alla clientela con steward professionisti. La grande maggioranza dei locali non ha a che fare con certe esagerazioni. I comportamenti sbagliati di alcuni non devono pregiudicare gli sforzi di tutti».
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Il Gazzettino