Follia del lunedì sera in piazza: arrivano gli steward per non chiudere di nuovo

Venerdì 22 Maggio 2020 di Gabriele Pipia
Piazza dei Signori
PADOVA - Quattrocento euro all'ora, duemila euro a serata. No, non stiamo parlando degli incassi. È la somma complessiva che molti locali di piazza dei Signori sono pronti a pagare per blindare il salotto buono della città con cinque steward privati da aggiungere alle forze dell'ordine. Intanto la Polizia locale ha potenziato il controllo con gli agenti in borghese mentre il bar Cento x cento all'angolo con via Dante ha cambiato modalità offrendo solo servizio al tavolo. Sono i primi effetti dopo la notte di follia di lunedì, quando in centro si è assistito a scene che hanno fatto infuriare tutti, dal sindaco Giordani al governatore Zaia. Compagnie di ragazzi assembrati, mascherine abbassate e un giovane arrestato per aver aggredito un carabiniere. Scene intollerabili anche davanti al locale Gasoline di via Fornace Morandi, che dopo due giorni ha deciso di chiudere: «Troppi rischi». Oggi, 22 maggio, i rappresentanti delle categorie saranno ricevuti dal prefetto per fare il punto della situazione. Ci saranno anche il sindaco e il questore. 
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Partiamo dall'associazione dei pubblici esercizi (Appe). Il segretario Filippo Segato ha passato le ultime 48 ore al telefono e sa bene quali sono i grandi timori di molti gestori: vedersi anticipare la chiusura a mezzanotte (ora è fissata per le due) e assistere ad una marcia indietro del Comune dopo le concessioni sugli allargamenti dei plateatici. «Sono due scenari che vanno assolutamente evitati - riflette Segato - anche perché quello di lunedì è stato un episodio isolato. Un episodio bruttissimo, che non deve capitare mai più, ma pur sempre isolato. Negli ultimi anni qui in centro le cose sono sempre andate bene e deve continuare così. Tenere aperto fino alle due di notte è stata una faticosa conquista e un gruppo di ragazzi non può farci perdere tutto ciò. Per noi sarebbe una sconfitta». 
Dal segretario dell'Appe, però, arrivano anche proposte: «Ben venga, se serve, organizzare una nuova modalità che preveda solamente un servizio al tavolo e ben venga anche l'introduzione degli steward pagati dai locali». Un vigilante privato costa mediamente 80 euro all'ora: ne servirebbero almeno cinque per cinque ore, dalle 21 fino all'orario di chiusura.
Il presidente di Confesercenti, Nicola Rossi, guarda le foto di lunedì e alza la voce: «I ragazzi dopo mesi a casa sono usciti e hanno festeggiato, ma la pandemia c'è ancora. Serve autocoscienza, non siamo usciti dall'emergenza. La riapertura è difficile e costosa, ma attenzione: rischiamo di richiudere. Il virus va prima superato. Non distruggiamo il lavoro fatto fino ad ora, mascherine e distanziamenti sono fondamentali. È una tutela verso noi stessi, verso gli altri e verso la nostra economia».
Il Comune ha garantito che i controlli saranno potenziati e il comandante Lorenzo Fontolan assicura che gli agenti sono impegnati da mattina a sera in tutte le piazze del centro e non solo. «Segnalazioni ci arrivano anche da via Belzoni, dove ci sono un paio di locali. Erano problemi che esistevano già prima dell'emergenza Covid e ora si sono ripresentati. Prima di intervenire con le sanzioni cerchiamo sempre di dialogare con i gestori». Cerca il dialogo anche l'assessore al Commercio Antonio Bressa: «È questione di assunzione di responsabilità. Ai locali al centro dell'attenzione ho date due indicazioni se vogliamo evitare la chiusura. Anzitutto effettuare solo servizio al tavolo. Stiamo facendo ampliare i plateatici, sfruttiamoli per gestire i clienti in maniera ordinata. Se non si fa solo servizio al tavolo è meglio sostituire i normali addetti alla clientela con steward professionisti. La grande maggioranza dei locali non ha a che fare con certe esagerazioni. I comportamenti sbagliati di alcuni non devono pregiudicare gli sforzi di tutti». 
 
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