I primi numeri sul «disastro Covid-19» forniti dalla Fondazione Nord Est registrano che nel Veneto tra aprile e giugno si sono perse oltre 40 mila posizioni di lavoro....
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Oltre il 50% degli interpellati, infatti, citava il lavoro come caratteristica distintiva della società veneta, come un valore unificante, a prescindere da età, ceto e titolo di studio, un fil rouge che legava orientamenti e comportamenti di gran parte della popolazione. Indubbiamente il lavoro ricopre ancora oggi un lavoro centrale in questa Regione - secondo la Fondazione -, non a caso riconosciuta anche dall'esterno come una delle più laboriose del Paese. Questo non può però bastare per fronteggiare le conseguenze sull'occupazione della pandemia da Covid-19, la quale ha colpito in modo particolarmente duro questo territorio.
Il saldo trimestrale è di - 4.700 posti a Vicenza, di -5.300 posti a Treviso e di -5.600 posti a Padova, mentre è positivo a Venezia e Verona, rispettivamente di + 6.700 e di + 1.400 posizioni.
Il Gazzettino