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PORDENONE E UDINE - Dai primi segnali, a una tendenza consolidata. E per la prima volta anche a Pordenone, la provincia più in difficoltà nelle ultime settimane, in corsia si inizia lentamente a respirare. La pressione sugli ospedali del Friuli Venezia Giulia rimane sempre alta, e ci vorrà ancora tempo per poter parlare di cessato allarme rosso. Ma da cinque giorni c’è un dato che fa ben sperare: i ricoveri in Area medica calano costantemente, senza inversioni di tendenza. Ed è la prima volta che accade da quando, tra fine settembre e inizio ottobre, la seconda ondata ha iniziato a produrre i suoi effetti sul sistema sanitario. Merita un capitolo a parte, invece, l’occupazione delle Terapie intensive, che mostra un andamento più altalenante di giorno in giorno, pur senza picchi o impennate.
L’ANDAMENTO
Ieri il numero di pazienti ricoverati nei reparti Covid diversi dalle Rianimazioni è sceso sotto quota 600. Non accadeva dal 27 novembre scorso, quando i pazienti erano 594, esattamente lo stesso numero registrato ieri dalla Regione. Ma più dei numeri, parlano e contano le curve. E sono quelle disegnate dall’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Quella che riguarda il tasso di occupazione dei posti letto in Area medica in Fvg è finalmente in discesa. Si è passati dal 52 per cento toccato il 14 dicembre al 47 per cento di venerdì. E ieri la quota è scesa ancora. La quota di occupazione era sempre rimasta al di sopra del 50 per cento già dal 4 dicembre scorso e non era mani scesa sotto la seconda soglia di allerta. Ora invece punta ad andare al di sotto della prima, fissata al 40 per cento, dove si stabilizza invece il dato medio nazionale. Il Fvg, quindi, ha imboccato la strada della discesa dei ricoveri, anche se resta tra le regioni del Nord con il più alto tasso di occupazione degli ospedali. Diverso, come detto, l’andamento delle Rianimazioni, reparti che però nella seconda ondata non hanno visto arrivare lo stesso tsunami della prima. In Fvg il tasso di occupazione oscilla attorno al 33 per cento (nella media nazionale), ancora al di sopra rispetto alla soglia del trenta. A giorni di calo si alternano nuovi ingressi e non si registra ancora una discesa marcata.
IN PROVINCIA
Il calo dei ricoveri è uniforme in tutta la regione.
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Il Gazzettino