PADOVA - «Abbiamo trascorso una notte infernale. Alle 3,30 abbiamo chiesto l’intervento delle Forze dell’ordine. Piazza dei Signori era ancora affollata di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROVIGO Movida presidiata, controlli delle forze dell'ordine per evitare che il rito dello spritz diventi una bolgia
A rinfocolare la polemica ormai annosa sulla movida della piazza, Antonia Dalla Costa, presidente dell’associazione “Residenti Centro Storico”. «Dopo l’incontro con il Questore che aveva manifestato interesse per il problema nulla è cambiato. La situazione è pericolosa dal punto di vista della sicurezza sanitaria che in questo momento è la preoccupazione principale, ma non solo. L’assessore Antonio Bressa aveva assicurato che i bar avrebbero fatto solo servizio ai tavoli. Certo, i tavoli erano tutti occupati, ma agli angoli con via Dante e con San Clemente abbiamo assistito dalle nostre finestre ai maggiori assembramenti. Anche lo spazio sotto i portici era completamente occupato». La presidente sottolinea come a nulla sia servita la vigilanza privata assicurata dai locali, peraltro composta da 4 persone a fronte di una piazza che contiene ben 1600 sedie oltre a tutti i clienti che consumano assiepati restando in piedi.
Coronavirus, arriva la mascherina per l'aperitivo in sicurezza: per bere non è necessario toglierla
PLATEATICI
«Ora poi sembra che i posti auto riservati ai residenti verranno concessi ai locali per ampliare i plateatici affinchè possano rispettare le distanze, si tratta dell’ennesimo affronto ai residenti ormai bistrattati ad ogni occasione. Riconosciamo che l’assessore Bressa è arrivato in piazza dei Signori, ma erano circa le 19, un orario tranquillo, lo invito a venirci a notte inoltrata, gli apriamo le porte delle nostre case così potrà vedere la piazza dall’alto - continua -. Mi chiedo perché non si prende esempio da Verona dove il sindaco ha emanato un’ordinanza e le cose sono andate diversamente da Padova. Il danno economico dallo stop alle attività non l’hanno subito solo i baristi che, tra l’altro, non offrono beni di prima necessità, ma anche tutte le altre tipologie di commercio che però non sono aperte fino alle 2 come i bar. Anche la chiusura per 5 giorni di un locale non è servita, è necessaria una sorveglianza reale. Chiediamo che i bar tornino a chiudere a mezzanotte con rientro di sedie e tavolini come accadeva durante l’amministrazione Zanonato».
IL SINDACO
Sulla questione movida interviene il sindaco Sergio Giordani. «La città sta tornando a vivere nel suo complesso, sono ripresi i mercati, il centro storico è frequentato come i parchi e questo è un dato di fatto - afferma il sindaco -. È noto come l’amministrazione abbia sempre raccomandato prudenza, facendo una massiccia campagna di informazione sulle norme da seguire e, soprattutto, sull’uso delle mascherine. Ritengo inoltre condivisibile la gioia di tornare a vivere anche se serve la responsabilità individuale». Riguardo alle piazze centrali Giordani ricorda come grazie alla collaborazione con il Prefetto ed il Questore si è arrivati ad avere un presidio delle forze dell’ordine mai visto prima in città. «Per i locali delle piazze poi, grazie alla mediazione dell’assessore Bressa, è stata ottenuta la collaborazione dei baristi che hanno provveduto al supporto di professionisti della sicurezza - chiude Giordani -. Da parte nostra continueremo a garantire il massimo presidio della zona. Siamo inoltre alla vigilia di un’ordinanza della Regione che permette di restare all’aperto senza indossare le mascherine e allarga quindi le misure di sicurezza. Le istituzioni devono ovviamente continuare a fare il massimo in tema di prudenza e sicurezza. Non si può negare che in città è tornato un fermento di vita ma, ribadisco, continueremo a garantire quanto fatto finora».
PORDENONE Patto per divertimenti e tempo libero: calcio, film ed eventi si vedranno al "drive-in"
Movida choc a Padova - il caso
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino