VENEZIA - Ancora tamponi positivi: 41 in più in un solo giorno, ieri. Ventidue in più rispetto ai 19 registrati mercoledì, segno che il contagio da...
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Quella di ieri è una giornata di impennate riassunta a tarda sera dal bollettino quotidiano dell’Azienda Zero. Un elenco numerico che ovviamente non comprende i due casi sospetti registrati tra il personale amministrativo della stessa Ulss 3 Serenissima. L’indagine epidemiologica è in corso e si sta valutando i contatti dei due amministrativi dei quali si sta aspettando l’esito del tampone dal laboratorio di Genomica dell’ospedale di Venezia.
Impietosi quindi i numeri parlano di 41 casi in più: 6 ricoveri e 35 asintomatici in quarantena. Cambia invece rispetto agli ultimi giorni il numero di ricoveri per ospedale: 47 sono a Mestre (di cui 14 in terapia Intensiva) mentre l’ospedale di Mirano si segna come seconda struttura per numero di pazienti ricoverati per Covid-19, in tutto sono 25 pazienti (di cui 9 in Terapia Intensiva). Al Civile di Venezia ci sono 15 pazienti (5 in Terapia Intensiva); 8 a Jesolo (3 in terapia Intensiva); 6 a Dolo e 1 a Chioggia, tutti agli Infettivi.
Mentre oggi arriverà dalla Regione lo stop a tutte le operazioni che non siano urgenze, si sta pensando a incentivare lo smart working per il personale non in corsia (finora 45 operatori), e rimane il problema della scarsità di mascherine, stanno rientrando tutti e duecento gli infermieri negativi al tampone ma in quarantena perché venuti in contatto con persone positive.
Per quanto riguarda i ricoveri, tutti i contagiati da Covid-19 degenti all’Angelo sono a Pneumologia in un’unica area con supporto di infettivi. Sono stati ricompattati i posti letto di chirurgia mentre a Emodialisi sono in corso indagini e tamponi dopo i casi individuati. Resta “Covid-free” Chioggia, con i pazienti trasferiti a Dolo ma con la Terapia Intensiva a disposizione. A Mirano è stata prevista una porzione separata nel reparto di Medicina mentre a Dolo lo stesso verrà fatto a Cardiologia con aumento di organici. Al Civile ci saranno 20 posti in più a Malattie Infettive che arriverà a 20 posti attraverso una predisposizione dell’area Obi.
«I problemi non sono solo negli ospedali - spiega Daniele Giordano di Fp Cgil - Da troppe realtà private ci segnalano non solo la difficoltà a garantire le misure di sicurezza ma anche casi poco tempestivi di intervento. Tutti gli sforzi devono essere fatti per preservare il sistema sanitario pubblico. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino