In un giorno 41 casi positivi, 4 in Terapia intensiva all'ospedale di Mirano

Venerdì 13 Marzo 2020 di Nicola Munaro
In un giorno 41 casi positivi, 4 in Terapia intensiva all'ospedale di Mirano
VENEZIA - Ancora tamponi positivi: 41 in più in un solo giorno, ieri. Ventidue in più rispetto ai 19 registrati mercoledì, segno che il contagio da coronavirus sta raggiungendo anche nel veneziano l’apice della curva ipotizzata nelle scorse ore dallo stesso Governatore Luca Zaia. Un piccolo antipasto, quindi, di quello che potrebbe essere in uno dei fine settimana tra i più caldi dell’era di Covid-19. In totale a Venezia e provincia si arriva così a 220 casi e si superano i cento ricoveri: il pallottoliere immaginario dell’Azienda Zero ne conta 102 per l’esattezza, di cui 31 in Terapia Intensiva e in grado di preoccupare i medici. Asintomatici - quindi - 118 casi comunque positivi al tampone. Saldo zero invece tanto alla voce decessi in più (è il terzo giorno di respiro, dopo una settimana dalla media di una croce ogni ventiquattro ore) quanto alla voce dimissioni: le morti da coronavirus restano 6, le dimissioni 3.

Quella di ieri è una giornata di impennate riassunta a tarda sera dal bollettino quotidiano dell’Azienda Zero. Un elenco numerico che ovviamente non comprende i due casi sospetti registrati tra il personale amministrativo della stessa Ulss 3 Serenissima. L’indagine epidemiologica è in corso e si sta valutando i contatti dei due amministrativi dei quali si sta aspettando l’esito del tampone dal laboratorio di Genomica dell’ospedale di Venezia. 
Impietosi quindi i numeri parlano di 41 casi in più: 6 ricoveri e 35 asintomatici in quarantena. Cambia invece rispetto agli ultimi giorni il numero di ricoveri per ospedale: 47 sono a Mestre (di cui 14 in terapia Intensiva) mentre l’ospedale di Mirano si segna come seconda struttura per numero di pazienti ricoverati per Covid-19, in tutto sono 25 pazienti (di cui 9 in Terapia Intensiva). Al Civile di Venezia ci sono 15 pazienti (5 in Terapia Intensiva); 8 a Jesolo (3 in terapia Intensiva); 6 a Dolo e 1 a Chioggia, tutti agli Infettivi. 

Mentre oggi arriverà dalla Regione lo stop a tutte le operazioni che non siano urgenze, si sta pensando a incentivare lo smart working per il personale non in corsia (finora 45 operatori), e rimane il problema della scarsità di mascherine, stanno rientrando tutti e duecento gli infermieri negativi al tampone ma in quarantena perché venuti in contatto con persone positive. 

Per quanto riguarda i ricoveri, tutti i contagiati da Covid-19 degenti all’Angelo sono a Pneumologia in un’unica area con supporto di infettivi. Sono stati ricompattati i posti letto di chirurgia mentre a Emodialisi sono in corso indagini e tamponi dopo i casi individuati. Resta “Covid-free” Chioggia, con i pazienti trasferiti a Dolo ma con la Terapia Intensiva a disposizione. A Mirano è stata prevista una porzione separata nel reparto di Medicina mentre a Dolo lo stesso verrà fatto a Cardiologia con aumento di organici. Al Civile ci saranno 20 posti in più a Malattie Infettive che arriverà a 20 posti attraverso una predisposizione dell’area Obi.
«I problemi non sono solo negli ospedali - spiega Daniele Giordano di Fp Cgil - Da troppe realtà private ci segnalano non solo la difficoltà a garantire le misure di sicurezza ma anche casi poco tempestivi di intervento. Tutti gli sforzi devono essere fatti per preservare il sistema sanitario pubblico.
Ultimo aggiornamento: 15:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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