OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
BELLUNO - Non servono molte parole per capire che cosa ci attenderà nelle prossime settimane: basta un grafico dell’andamento del virus per capire come la diffusione si stia intensificando. Ma se la contagiosità della variante Delta, unita ad alcuni comportamenti poco responsabili, sta inesorabilmente facendo salire il numero dei positivi, fortunatamente lo stesso andamento non si registra con i malati: soltanto pochi fra i contagiati si ammalano, meno ancora finiscono in terapia intensiva e, stando ai dati attuali, le morti sono assolute rarità. Il merito è sicuramente dei vaccini che, se non proteggono completamente dall’infezione, hanno un ruolo fondamentale nell’impedire o quantomeno ridurre ricoveri e decessi. Certo, se il virus si propagherà aumenterà anche il numero dei ricoverati, ma per ora le percentuali sono destinate a essere fortunatamente lontanissime da quelle della primavera 2020 o da quelle della seconda ondata in autunno e in inverno.
L’ANDAMENTO
Il grafico pubblicato qui racconta una storia a due facce per Belluno. Si tratta di linee che mostrano l’andamento del contagio nelle sette province venete e in regione, settimana per settimana, dalla fine di maggio (ossia da quando c’è stata la grande riapertura) fino a ieri.
LA PRECAUZIONE
Ma non è tutto oro quel luccica: se oggi Belluno è a 42, la settimana scorsa era a 20, il che significa che in pochi giorni il numero dei nuovi positivi è più che raddoppiato: potrebbe essere stato un dato occasionale, ma se sarà confermato anche nelle prossime settimane la situazione potrebbe diventare preoccupante. Accanto alla variante Delta, molto più contagiosa, una parte importante ce l’ha la minor attenzione posta nell’uso di quelle precauzioni (lavaggio delle mani, mascherine e distanziamento) che erano diventate parte integrante della nostra vita fino alla primavera scorsa: non è un caso che gli ultimi contagi siano stati provocati da feste in locali pubblici e non è un caso che, come ha ammesso in passato anche l’Ulss, ci sia chi non racconta tutta la verità quando viene convocato come contatto di un altro positivo. Con l’obiettivo, naturalmente, di cercare di evitare di essere messo in isolamento.
IL PERICOLO
Se essere positivo può essere alla fine una seccatura senza troppe conseguenze, il rischio maggiore è quello di finire in ospedale. Dopo alcune settimane in cui non c’era un solo ricoverato per covid in provincia di Belluno, la settimana scorsa ne sono entrati 4. Due di loro erano molto giovani, 27 e 28 anni, età che non si erano quasi mai viste durante le prime ondate. Con l’aumento dei contagi, il rischio è che quel numero aumenti e per questo è importante sia prendere le precauzioni (per evitare il contagio), sia vaccinarsi (per evitare le conseguenze gravi del virus).
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino