CAMPOSAMPIERO Altri due decessi Covid all'ospedale di Camposampiero. Qualche settimana fa sono morti un uomo di 78 anni di Camposampiero e un altro di 84 anni che abitava ad...
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LE STORIE
Una storia particolare riguarda la vittima del Covid 19 di Arsego, Rino Sofia, 84 anni, da anni vedovo e molto conosciuto in paese.
Rino è morto qualche settimana dopo la scomparsa del fratello Romeo, sempre per il Coronavirus. A differenza del 91enne fratello che abitava sempre ad Arsego, spirato all'ospedale di Schiavonia, Rino si è spento nel nosocomio di Camposampiero intitolato a Pietro Cosma. Entrambi erano stati colpiti dal virus: quando il fratello maggiore, a fine aprile, era venuto a mancare lasciando sola la moglie Pierina, ex infermiera, molto conosciuta in paese per la grande generosità e disponibilità nell'aiutare i concittadini nell'effettuare delle inoculazioni di farmaci a domicilio, Rino era ugualmente ricoverato all'ospedale di Schiavonia a causa di problematiche inerenti al Coronavirus. Anzi, Rino già da fine marzo aveva manifestato i sintomi della malattia ed era stato ricoverato all'ospedale per evitare ulteriori contagi e per monitorare la sua situazione clinica. Da quanto si è appreso in paese, l'uomo era guarito dal virus, ma le conseguenze del Covid non gli hanno dato scampo.
LE TESTIMONIANZE
A ricordarlo con affetto e stima una sua vicina di casa, l'ex sindaco di san Giorgio delle Pertiche, Rina Bellotto. «Rino viveva da tempo da solo vicino a casa mia, davanti all'ex discoteca alla Capannina ad Arsego - lo ricorda - Ultimamente era in grandi difficoltà con varie patologie che lo tormentavano. Conosciutissimo in paese, ha giocato con la squadra locale dell'Ardisci e Spera, di cui è stato anche il presidente. Rino all'inizio della sua carriera lavorativa produceva pezzi utilizzati nel mondo dell'edilizia, poi si é trasformato in un venditore commerciale dello stesso materiale per le imprese edili». Con la scomparsa dei due fratelli Sofia, salgono a quattro le vittime del Coronavirus a San Giorgio. Il sindaco pertichese Daniele Canella, ieri sera impegnato nella seduta di consiglio comunale, ha commentato la notizia della morte di Rino: «Purtroppo il conto dei morti di questa terribile epidemia non si è ancora definitivamente fermato- ha detto Canella- In silenzio ci uniamo ai familiari e preghiamo Dio che l'emergenza passi presto».
L'ALTRO MORTO
A Camposampiero le vittime sarebbero al momento due: dopo Ferdinando Trivellato di Rustega. Alla casa di riposo Anna Moretti Bonora la situazione da settimane è tornata alla normalità con ormai tutti i pazienti e i collaboratori guariti dal virus. Lo stesso discorso vale per i frati dei Santuari Antoniani che avevano registrato il contagio di tre fratelli e due dipendenti della casa di spiritualità. Per la prima cittadina di Camposampiero la situazione è fluida e assolutamente sotto controllo. Ora l'attenzione, semmai, è rivolta alla ripartenza del settore economico: «In effetti la ripresa non è per nulla semplice - afferma Katia Maccarrone - Per questo assieme all'amministrazione comunale stiamo cercando di rivitalizzare il centro della città con la pedonalizzazione delle piazze, tre sere alla settimana, dal giovedì al sabato, concedendo gratuitamente i plateatici per consentire ai bar e ristoranti di ovviare alle restrizioni imposte dal coronavirus. Non solo. Abbiamo chiesto allo Stato di prorogare i tempi per il pagamento delle tasse che scadono in questi mesi e siamo andati incontro ai genitori dei bambini che frequentano la scuola materna sia come contenimento della retta sia come modalità di pagamento». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino