CARBONERA - «Lì da voi la situazione è molto peggio che qui a Treviso. State tranquilli per me». L'emergenza coronavirus in Lombardia preoccupava...
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GLI ACCERTAMENTI
Verrà eseguito il test per capire se era stato contagiato dal Covid-19. Una precauzione di questi tempi indispensabile. «L'ho sentito per l'ultima volta giovedì scorso. Aveva concluso la telefonata dicendoci di non preoccuparci per lui, ché a Treviso il problema del virus non è così forte come in Lombardia continua il nipote il giorno dopo non ha più risposto al cellulare. Era molto impegnato: poteva capitare. Di solito richiamava. Stavolta, però, non è andata così. Ci siamo messi in contatto con il Ceis e con i sacerdoti. E domenica i Vigili del Fuoco hanno sfondato la porta della sua casa di Carbonera». Al civico 2 di via degli ex Internati, i balconi erano rimasti aperti. La sua auto al solito posto. Segnali che hanno alimentato i timori. Fino a quando Daniele non è stato trovato riverso sul pavimento, ormai senza vita. La squadra dei vigili de fuoco, intervenuta assieme ai carabinieri, è entrata in azione bardata con tutte le protezioni contro il Covid-19. L'abitazione è subito stata isolata in via precauzionale. Non c'è comunque alcuna prescrizione di sanità pubblica per i vicini. Adesso si attende il responso degli accertamenti. La famiglia deve seguire tutto da lontano. Proprio a causa dell'emergenza coronavirus, non può lasciare la Brianza. «Speriamo che dopo la cremazione sia possibile riportarlo a casa, senza dover attendere mesi dice Lacquaniti qui c'è una madre che ha perso un figlio e che non può nemmeno andarlo a vedere».
IL CORDOGLIO
Daniele Corbetta è stato per oltre 10 anni presidente e ora ricopriva l'incarico di direttore del Ceis di Treviso.
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Il Gazzettino