Crisanti: «Nessun attacco alle istituzioni, studio il comportamento del virus e cosa fare per contenerlo»

Andrea Crisanti
PADOVA - «Le mie dichiarazioni rese ai media in questo periodo in merito alla pandemia da Covid-19 partono da evidenze scientifiche e non intendono esprimere giudizi sulle...

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PADOVA - «Le mie dichiarazioni rese ai media in questo periodo in merito alla pandemia da Covid-19 partono da evidenze scientifiche e non intendono esprimere giudizi sulle scelte delle autorità politiche. Le mie consulenze, anche in ambito territoriale, sono strettamente legate agli studi epidemiologici di cui mi occupo, che comprendono lo studio del comportamento dei virus, le loro caratteristiche di trasmissione e, naturalmente, le adeguate misure di monitoraggio e contenimento che dovrebbero essere messe in atto in presenza di un virus sconosciuto che ha causato in pochissimo tempo una pandemia». Così il prof. Andrea Crisanti, Direttore del Dipartimento di Medicina molecolare, epidemiologo e virologo Università di Padova/Azienda Ospedaliera di Padova vuol fare chiarezza di alcune interpretazioni apparse nei media negli ultimi giorni.


Crisanti: «È realisticamente pensabile riaprire gradatamente per la fine di maggio»


«In qualità di epidemiologo è mio preciso dovere segnalare e suggerire i comportamenti virtuosi da tenersi in caso di contagio pandemico, le possibili strategie da mettere in atto per il contenimento della trasmissione del virus basate sulle evidenze emerse dagli studi scientifici in corso, nonché indicare possibili scenari di comportamenti a rischio o, d'altro canto, i migliori strumenti che abbiamo a disposizione per contrastare e risolvere nel più breve tempo possibile e con le minori perdite in  termini di vite umane la pandemia in atto», spiega. «Qualsiasi interpretazione mediatica diversa da quanto sopra che intenda esprimere mie presunte posizioni in merito alle scelte della parte politica è da considerarsi estranea al mio pensiero, che è dettato solo ed esclusivamente dalla mia attività di ricercatore e di consulente scientifico. Il fatto che abbia preso delle posizioni critiche sull'operato e su alcune scelte dell'OMS fa parte sempre di una valutazione tecnico-scientifica che rientra nel naturale e necessario dibattito/confronto accademico per raggiungere la sintesi ottimale. Qualsiasi allusione di »attacco« alle Istituzioni, locali, nazionali o internazionali non riflette il mio pensiero che è sempre stato ispirato alla sola ricerca della verità.», conclude. 
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Il Gazzettino