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A un passo da quota 200. Sono 196 le classi attualmente in quarantena o in monitoraggio per contagi da coronavirus. Tra queste, 48 alle superiori (22 quarantene). Il Covid continua a insinuarsi nelle scuole del trevigiano. Vengono coinvolte in media 15 sezioni al giorno. Ad oggi in 86 classi è scattato l’isolamento domiciliare degli studenti e altre 110 sono in monitoraggio (i ragazzi possono uscire esclusivamente per frequentare la scuola). Significa che oltre 1.500 giovani sono ancora costretti a seguire le lezioni da casa. E dall’ufficio scolastico di Treviso arriva l’invito a tenere le scuole aperte anche in estate, tra giugno e settembre, dove possibile. «Da una parte per il recupero formativo – spiega la dirigente Barbara Sardella – ma dall’altra anche per riprendere la socializzazione attraverso altre attività».
FOCOLAIO IN BORGO CAVOUR
Ciò che più preoccupa è che ora il virus ha iniziato a dare vita a veri e propri focolai pure all’interno di singole sezioni. Quello emerso in una quarta dell’istituto superiore Besta di Treviso si è ulteriormente allargato. Alla fine è stata colpita quasi metà classe. Ieri è stato concluso lo screening avviato dal dipartimento di Prevenzione. Ed è stato evidenziato il contagio di altri 3 ragazzi. Di conseguenza, il totale è salito da 8 a 11 positivi tra i 25 studenti della sezione a indirizzo commerciale nella sede di borgo Cavour. Al Besta, poi, ci sono anche altre due classi in quarantena per casi di Covid, pur non così numerosi: un’altra quarta dell’indirizzo commerciale nella stessa sede del centro storico e una seconda dell’indirizzo socio-sanitario nella sede della Ghirada. «Al momento non sono emersi nuovi casi in altre classi», spiegano dall’azienda sanitaria.
NELL’HINTERLAND
Da martedì, invece, è stata completamente chiusa l’elementare Codello di San Pietro di Barbozza, frazione di Valdobbiadene. Qui era emerso il contagio di 19 bambini di diverse sezioni. E così è scattata la quarantena generale per tutti i 140 alunni. Almeno fino alla fine della prossima settimana, quando si terrà il nuovo screening. Nell’istituto comprensivo di Villorba e Povegliano, di seguito, ci sono 3 classi in quarantena: due alle elementari e una alle medie. L’elenco è sempre più lungo. «Stiamo in allerta ma senza allarmismi – sottolinea Sardella – va considerato che dall’inizio della settimana la quota di presenze alle superiori è passata dal 50 al 70%. E al momento le autorità sanitarie non hanno sollevato perplessità sull’opportunità di continuare a fare lezione in questo modo». Ormai, tra l’altro, manca poco più di un mese alla fine dell’anno scolastico. Si va avanti. Anzi, dall’Usl sottolineano che quarantene e monitoraggi puntuali sono fondamentali per ridurre la trasmissione del virus. «La stragrande maggioranza dei ragazzi positivi è asintomatica – ha chiarito Francesco Benazzi, direttore generale dell’azienda sanitaria – l’importante è riuscire a individuarli subito». Le classi attualmente in quarantena o monitoraggio sono distribuite in tutta la provincia. Nel distretto di Treviso ci sono 46 sezioni in quarantena e 45 in monitoraggio. In quello di Pieve di Soligo 22 in quarantena e 21 in monitoraggio. E nel distretto di Asolo 18 in quarantena e 44 in monitoraggio. Gli ultimi due anni scolastici sono stati profondamente segnati dall’epidemia, tra chiusure, sospensioni e ripartenze. Più di qualche preside ora vede come un’opportunità l’idea di tenere gli istituti aperti anche in estate. Ogni scuola è libera di scegliere se seguire o meno il piano proposto dal ministero. Gli insegnanti possono aderire su base volontaria. «Stiamo già lavorando al programma per l’estate – rivela Renata Moretti, preside del Besta – l’idea è di puntare in particolare sull’aspetto motivazionale». Se non dovesse aderire un numero sufficiente di prof? «Si potrebbe anche valutare la possibilità di avere personale esterno», apre la dirigente.
I CONTROLLI
Nel frattempo non si abbassa la guardia. Dopo il ritorno in zona gialla, il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica riunitosi ieri in Prefettura ha confermato l’avvio di specifici controlli da parte delle forze dell’ordine nel corso delle mattinate, nell’ambito dell’applicazione della normativa anti-contagio, per evitare assembramenti sia legati alle scuole che alle attività commerciali. Di pari passo, nei fine settimana e nelle giornate festive ci si concentrerà nelle aree dei locali . «I controlli interesseranno le aree interessate dalla presenza di locali ed esercizi aperti al pubblici e da più intensi flussi di mobilità» sottolinea la Prefettura.
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