Contagi in aumento, 200 classi in quarantena. «Lezioni d’estate per recuperare»

Venerdì 30 Aprile 2021 di Mauro Favaro
L esecuzione di un test rapido ad uno studente

A un passo da quota 200. Sono 196 le classi attualmente in quarantena o in monitoraggio per contagi da coronavirus. Tra queste, 48 alle superiori (22 quarantene). Il Covid continua a insinuarsi nelle scuole del trevigiano. Vengono coinvolte in media 15 sezioni al giorno. Ad oggi in 86 classi è scattato l’isolamento domiciliare degli studenti e altre 110 sono in monitoraggio (i ragazzi possono uscire esclusivamente per frequentare la scuola). Significa che oltre 1.500 giovani sono ancora costretti a seguire le lezioni da casa. E dall’ufficio scolastico di Treviso arriva l’invito a tenere le scuole aperte anche in estate, tra giugno e settembre, dove possibile. «Da una parte per il recupero formativo – spiega la dirigente Barbara Sardella – ma dall’altra anche per riprendere la socializzazione attraverso altre attività».

FOCOLAIO IN BORGO CAVOUR

Ciò che più preoccupa è che ora il virus ha iniziato a dare vita a veri e propri focolai pure all’interno di singole sezioni. Quello emerso in una quarta dell’istituto superiore Besta di Treviso si è ulteriormente allargato. Alla fine è stata colpita quasi metà classe. Ieri è stato concluso lo screening avviato dal dipartimento di Prevenzione. Ed è stato evidenziato il contagio di altri 3 ragazzi. Di conseguenza, il totale è salito da 8 a 11 positivi tra i 25 studenti della sezione a indirizzo commerciale nella sede di borgo Cavour. Al Besta, poi, ci sono anche altre due classi in quarantena per casi di Covid, pur non così numerosi: un’altra quarta dell’indirizzo commerciale nella stessa sede del centro storico e una seconda dell’indirizzo socio-sanitario nella sede della Ghirada. «Al momento non sono emersi nuovi casi in altre classi», spiegano dall’azienda sanitaria. Per ora si allontana lo spettro della chiusura dell’intero istituto.

NELL’HINTERLAND

Da martedì, invece, è stata completamente chiusa l’elementare Codello di San Pietro di Barbozza, frazione di Valdobbiadene. Qui era emerso il contagio di 19 bambini di diverse sezioni. E così è scattata la quarantena generale per tutti i 140 alunni. Almeno fino alla fine della prossima settimana, quando si terrà il nuovo screening. Nell’istituto comprensivo di Villorba e Povegliano, di seguito, ci sono 3 classi in quarantena: due alle elementari e una alle medie. L’elenco è sempre più lungo. «Stiamo in allerta ma senza allarmismi – sottolinea Sardella – va considerato che dall’inizio della settimana la quota di presenze alle superiori è passata dal 50 al 70%. E al momento le autorità sanitarie non hanno sollevato perplessità sull’opportunità di continuare a fare lezione in questo modo». Ormai, tra l’altro, manca poco più di un mese alla fine dell’anno scolastico. Si va avanti. Anzi, dall’Usl sottolineano che quarantene e monitoraggi puntuali sono fondamentali per ridurre la trasmissione del virus. «La stragrande maggioranza dei ragazzi positivi è asintomatica – ha chiarito Francesco Benazzi, direttore generale dell’azienda sanitaria – l’importante è riuscire a individuarli subito». Le classi attualmente in quarantena o monitoraggio sono distribuite in tutta la provincia. Nel distretto di Treviso ci sono 46 sezioni in quarantena e 45 in monitoraggio. In quello di Pieve di Soligo 22 in quarantena e 21 in monitoraggio. E nel distretto di Asolo 18 in quarantena e 44 in monitoraggio. Gli ultimi due anni scolastici sono stati profondamente segnati dall’epidemia, tra chiusure, sospensioni e ripartenze. Più di qualche preside ora vede come un’opportunità l’idea di tenere gli istituti aperti anche in estate. Ogni scuola è libera di scegliere se seguire o meno il piano proposto dal ministero. Gli insegnanti possono aderire su base volontaria. «Stiamo già lavorando al programma per l’estate – rivela Renata Moretti, preside del Besta – l’idea è di puntare in particolare sull’aspetto motivazionale». Se non dovesse aderire un numero sufficiente di prof? «Si potrebbe anche valutare la possibilità di avere personale esterno», apre la dirigente.

I CONTROLLI

Nel frattempo non si abbassa la guardia. Dopo il ritorno in zona gialla, il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica riunitosi ieri in Prefettura ha confermato l’avvio di specifici controlli da parte delle forze dell’ordine nel corso delle mattinate, nell’ambito dell’applicazione della normativa anti-contagio, per evitare assembramenti sia legati alle scuole che alle attività commerciali. Di pari passo, nei fine settimana e nelle giornate festive ci si concentrerà nelle aree dei locali . «I controlli interesseranno le aree interessate dalla presenza di locali ed esercizi aperti al pubblici e da più intensi flussi di mobilità» sottolinea la Prefettura. 

Ultimo aggiornamento: 08:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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