PADOVA - L’effetto ottico è quello della carreggiata che si restringe. Per lasciare posto alla pista per le biciclette. Che, però, non è delimitata da...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LE SPIEGAZIONI
La realizzazione è molto più semplice e veloce rispetto a quella delle ciclopiste tradizionali: in pratica è sufficiente disegnare sull’asfalto una linea bianca tratteggiata di grosso spessore che segna lo spazio della carreggiata dedicato alle biciclette. A differenza di quanto avviene in presenza delle piste ciclabili tradizionali, in questi casi alle auto non è vietato viaggiare occupando la Bike Lane, ma la presenza della corsia indicata dalla segnaletica ricorda all’automobilista che la strada è percorsa anche dai ciclisti, i quali hanno stessa dignità di chi viaggia a bordo di un veicolo. «Questo - ha spiegato Micalizzi — è un un nuovo strumento del Codice della Strada che permette di tracciare le piste ciclabili in modo più duttile, rapido ed economico, così come da anni avviene nei Pesi del nord Europa. In pratica, segnala con una semplice striscia tratteggiata bianca, lo spazio di carreggiata in cui transitano le bici, che può essere in condivisione con quello riservato alle auto. Fino ad oggi infatti le ciclopiste dovevano obbligatoriamente avere una sede propria, distinta dalla corsia delle macchine, e quindi era impossibile realizzarle nelle strade di larghezza insufficiente. La Bike Lane, invece, richiama al rispetto reciproco, con il risultato che l’asfalto diventa uno “spazio condiviso”». «Inoltre - ha concluso l’assessore - tale strumento ci darà la possibilità di realizzare più percorsi per la ciclabilità, a costi ridotti e facendo ricorso non a progettazioni complesse, bensì a soluzioni semplici e intuitive».
E Arturo Lorenzoni, vicesindaco con delega alla Mobilità, ha aggiunto: «Abbiamo indicato come prioritaria la tracciatura di "bike lane" nelle strade ove sia possibile ricavare gli spazi idonei, per dare un segnale chiaro di sicurezza per chi in città utilizza la bicicletta. Si tratta di un’opportunità a basso costo, ma decisiva per promuovere la cultura della mobilità dolce, sempre più centrale nelle politiche di sostenibilità e sicurezza». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino