Coronavirus, 15 fedeli denunciati in Friuli perché pregavano con il parroco in chiesa

La chiesa della conversione di San Paolo a Illegio
TOLMEZZO - Sono tempi duri anche per i fedeli nell'era dell'emergenza coronavirus. Ne sa qualcosa la quindicina di parrocchiani che domenica mattina in Friuli si sono...

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TOLMEZZO - Sono tempi duri anche per i fedeli nell'era dell'emergenza coronavirus. Ne sa qualcosa la quindicina di parrocchiani che domenica mattina in Friuli si sono ritrovati in chiesa ad Illegio di Tolmezzo per una orazione legata al periodo pasquale. All'interno dell'edificio sacro situato nella piccola località della Carnia divenuta celebre per le mostre d'arte, c'erano infatti un po' troppe persone a pregare assieme al parroco e ora i termini della loro presenza all'interno della chiesa dedicata alla Conversione di San Paolo sono al vaglio della Polizia Locale dell'Uti della Carnia, intervenuta per le verifiche del caso a seguito della segnalazione di chi si chiedeva come mai, con le restrizioni in atto, un significativo numero di persone si stesse ritrovando in quel luogo sacro.


Secondo le ultime direttive del Ministero dell'Interno, seguite alla richiesta di chiarimento della Conferenza episcopale italiana, è prevista infatti la possibilità di tenere le chiese aperte per consentire la preghiera individuale – comunque muniti di autocertificazione - ma c'è anche il divieto di celebrare messe in presenza di fedeli. Gli agenti del comando tolmezzino stanno verificando chi delle 15 persone presenti all'interno della chiesa avesse titolo per stare lì, poi procederanno a emettere i verbali per i trasgressori, i quali rischiano una multa che varia dai 400 ai 3 mila euro, non c'è invece denuncia penale così come previsto dall'ultimo decreto Conte.
«Mi spiace per le persone che in questo momento hanno ritenuto di ricorrere al conforto della preghiera in Chiesa in un momento particolarmente provante come quello che stiamo vivendo, ma le regole volte al contenimento del virus comportano una forte compressione delle nostre libertà più fondamentali – spiega il sindaco Francesco Brollo - La Polizia Locale, che ha ricevuto delle segnalazioni, si è dovuta recare ieri presso la chiesa parrocchiale di Illegio e ora è in fase di redazione dei verbali come previsto dai decreti, rispetto ai quali agirà di conseguenza. Approfitto per raccomandare, di nuovo, a ciascuno di noi, di rispettare l’indicazione di stare a casa, non è questo il momento di mollare la presa».

Nei 23 comuni dell’ Uti Carnia, dal 25 al 29 marzo gli agenti diretti dal Comandante Alessandro Tomat, hanno effettuato 107 controlli sulle autocertificazioni, una persona è stata denunciata secondo il vecchio decreto per inosservanza in materia di covid-19, 18 sanzionati di cui 2 per violazione spostamenti fra regioni. Infine sono stati 90 i controlli presso esercizi commerciali.
GLI ALTRI CASI

I Carabinieri della Stazione di San Giovanni al Natisone, a conclusione di un’attenta attività d’indagine, hanno denunciato in stato di libertà, per furto con scasso, un ventenne del posto, già noto dalle Forze dell'ordine. Nella tarda mattinata del 20 marzo, aveva rubato le offerte dei fedeli, poche decine di euro, dalla sacrestia della chiesa parrocchiale Santi Michele e Zenone di Chiopris Viscone. Scoperto dalla sacrestana, il ladro è scappato portando con se un sacchetto di spiccioli. A Latisana invece un uomo è stato fermato nella serata di domenica dai carabinieri del Radiomobile, si è rifiutato di sottoporsi all’alcoltest ed è stato denunciato a piede libero. E' stato sanzionato perché si trovava all’esterno della sua abitazione senza giustificato motivo. Complessivamente nella giornata domenica i cittadini sanzionati dalle forze dell’ordine in provincia di Udine sono stati 95, a fronte dei 671 controlli effettuati. Altre verifiche sono state fatte in 125 esercizi commerciali e in un caso è scattata, quale sanzione amministrativa accessoria, la chiusura. Inoltre quattro persone sono state denunciate per altri reati. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino