Tredici contagi, con due casi nelle scuole di Rovigo e aumentano i ricoveri

La scuola media annessa al conservatorio Venezze a Rovigo
ROVIGO - Dopo i 29 nuovi contagi emersi sabato, ieri il numero è stato decisamente inferiore, 13. Una cifra, tuttavia, sempre significativa in un giorno, fra l’altro,...

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ROVIGO - Dopo i 29 nuovi contagi emersi sabato, ieri il numero è stato decisamente inferiore, 13. Una cifra, tuttavia, sempre significativa in un giorno, fra l’altro, di chiusura delle scuole. Ma non sono mancati, comunque, i tamponi “scolastici”, effettuati sui compagni, sugli insegnanti e sul personale scolastico di due classi, una della scuola media annessa al conservatorio Venezze e una della scuola elementare Giovanni XXII, per le positività emerse sabato in un ragazzino di 11 anni e in una bambina di 8, entrambi già individuati come contatti stretti di persona positiva. Si sono aggiunti anche i ragazzini della Polisportiva San Bortolo compagni di squadra dell’undicenne. I tamponi hanno dato tutti esito negativo, facendo tirare un sospiro di sollievo alla vigilia dell’apertura della quinta settimana dall’inizio dell’anno scolastico, che sulla carta si presenta tutta in salita.

L’ALLARME
Il dato più preoccupante è quello relativo ai ricoveri. Ben cinque in un solo giorno, con un aumento di oltre il 30 per cento in 24 ore. Sabato i degenti Covid erano 11, ieri sono saliti di colpo a 16. E questo, più del numero delle nuove positività, è l’indicatore che misura l’aggravarsi del quadro generale. Quattro dei cinque casi, fra l’altro, non erano persone già tracciate dal Sisp, ma si sono presentate al Pronto soccorso con sintomi sospetti. Si tratta di un 55enne residente a Rovigo, che è arrivato all’ospedale rodigino ed stato ricoverato nel reparto di Malattie infettive; di una 62enne residente in Alto Polesine che si è presentata al San Luca di Trecenta ed è stata lì ricoverata nell’Area Medica e subintensiva Covid; di una 68enne del Basso Polesine che era arrivata al pronto soccorso di Adria ed è stata poi ricoverata sempre nell’Area medica Covid di Trecenta; e di una 72enne residente fuori provincia che si è presentata al pronto soccorso di Adria ed è stata poi trasferita in Malattie infettive a Rovigo. Per tutti il Sisp ha avviato l’indagine epidemiologica per la ricostruzione e l’isolamento dei contatti e per individuare le possibili catene di contagio. L’unica persona già in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva è una donna di 45 anni, residente in Medio Polesine, ricoverata sempre a Rovigo. Il quadro, quindi, è ora di 13 pazienti ricoverati a Trecenta, due dei quali sempre in Terapia intensiva, e tre ricoverati in Malattie infettive all’ospedale di Rovigo.

CASA DI RIPOSO
Un’altra positività che ha creato qualche apprensione è quella emersa in una 29enne residente in Basso Polesine, dipendente della nuova casa di riposo di Rosolina, che ha eseguito il tampone all’insorgere di sintomi compatibili con il Covid. Una volta arrivato il responso di positività, è scattato l’immediato screening per ospiti e operatori della struttura e non sono emerse positività. Ma si tratta di un ulteriore campanello di allarme di una situazione che sta evolvendo di ora in ora e che, purtroppo, riecheggia momenti neri del recente passato.


Le ulteriori positività emerse ieri sono tutte di persone già in isolamento perché contatti stretti di casi di positività già emersi, una 40enne, un 57enne e una 62enne residenti in Medio Polesine, una 34enne residente in Alto Polesine, un 44enne di Rovigo e un 58enne bassopolesano, quest’ultimo l’unico del gruppo a presentare sintomatologia. Ieri si sono registrate anche sette nuove guarigioni, con il totale arrivato a 571 sui 794 contagi complessivi da inizio epidemia in Polesine. Le persone attualmente positive sono salite a 178, mentre quelle in isolamento domiciliare sono 598. I tamponi, intanto, hanno già lambito quota 108mila.
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Il Gazzettino