MONTEBELLUNA - Ha scoperto di essere stata contagiata dal coronavirus quando ormai era giunta al termine della gravidanza e non mancavano che pochi giorni alla nascita del suo...
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La donna ha dato alla luce un bambino perfettamente in salute, risultato negativo al test per il coronavirus. Il Covid-19, insomma, non è passato dalla mamma al figlio. E ora anche la neo mamma, dopo essere rientrata a casa, si è liberata del virus. La conferma è arrivata dal doppio tampone di controllo, che ha ufficializzato la guarigione. «Il caso è stato gestito in modo ottimale spiega Maria Grazia Salmeri, direttrice dell'unità di Ostetricia e ginecologia di Montebelluna la donna è stata seguita secondo i protocolli che avevamo preventivamente definito. Ha messo al mondo un bel bambino, in perfetta salute. E adesso anche lei si è negativizzata».
Le misure di sicurezza hanno permesse all'equipe di assistere la neo mamma senza correre il rischio di una diffusione del virus all'interno delle strutture del reparto. Ad oggi non è stato contagiato nessuno tra il personale dell'unità dell'ospedale di Montebelluna.
L'attività continua come sempre. Pur con le dovute accortezze. Anche ieri sono scattati i controlli per il coronavirus. Un'altra donna che stava per partorire aveva manifestato dei sintomi sospetti. E' stato subito eseguito il tampone. L'esito stavolta è stato negativo: il Covid-19 non era presente. Così ha potuto seguire il normale percorso che porta in sala parto. Funziona allo stesso modo anche negli altri ospedali trevigiani. A cominciare dall'unità di Ostetricia e ginecologia del Ca' Foncello, diretta dal primario Enrico Busato. Qui fino a questo momento non ci sono state pazienti risultate positive al coronavirus. Per sicurezza, comunque, viene eseguito il tampone di controllo a tutte le donne che devono affrontare una gravidanza e un parto complicato. Così come a quelle costrette a sottoporsi a delicati interventi per neoplasie ginecologiche. «In questi casi i tamponi vengono eseguiti per la sicurezza di tutti tira le fila Busato si fanno in particolare alla luce del rischio che un intervento chirurgico renda necessario un recupero post-operatorio in Terapia intensiva. Il nostro settore della Rianimazione è Covid-free. Di conseguenza è bene mantenere alta l'attenzione sia per tutte le pazienti che per evitare che ci possa essere una diffusione del virus dove non è mai entrato». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino