Uccisa a 13 anni dalla malattia, la scuola corre in memoria di Agnese

Agnese Faganello
CORNUDA - «Era necessario fare qualcosa per ricordarla. Agnese rimarrà tra di noi per sempre e sarà sempre una nostra alunna». A quasi 4 anni dalla...

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CORNUDA - «Era necessario fare qualcosa per ricordarla. Agnese rimarrà tra di noi per sempre e sarà sempre una nostra alunna». A quasi 4 anni dalla morte della giovanissima Agnese Faganello, figlia dei proprietari della Latteria Montello di Giavera (l’azienda del marchio Nonno Nanni) i professori della scuola media di Cornuda, in cui Agnese ha passato i suoi ultimi anni di vita, vogliono continuare a ricordarla e a farla conoscere a tutti gli studenti che verranno. Le avevano diagnosticato la Fibrosi cistica durante il suo primo anno di vita e nonostante la sua esistenza fosse segnata, Agnese ha sempre vissuto con il sorriso e una forza invidiabili.



«La sua risata era contagiosa, la sua forza dirompente ed era pure molto simpatica. Nei corridoi era sempre lei che si interessava a noi prima ancora che noi potessimo chiederle come lei stesse». Le professoresse di tedesco ed educazione fisica parlano commosse e raccontano la personalità forte e gli ultimi istanti di vita dell’allora 13enne. «I primi due anni sono stati bellissimi poi in terza media la malattia si è aggravata - raccontano Michela Pighetti e Nicoletta Menegon - fortunatamente la sua dottoressa le ha concesso di fare l’ultima gita in Austria con i compagni che tanto la amavano, poi da maggio 2017 non ha più frequentato la scuola e ha iniziato a peggiorare». Agnese non ha mai smesso di dimostrare la sua voglia di vivere, nemmeno in occasione degli esami di terza media, in cui ha investito le sue ultime energie.

«Voleva arrivare alla fine del suo percorso senza essere esentata. Dimostrare di essersi preparata, onorando quegli esami che tanto aveva a cuore» continuano le professoresse. Così dalla sua stanza dell’ospedale di Padova, dov’era ricoverata, Agnese ha fatto l’esame di terza media in videoconferenza, con un colloquio orale su tutte le materie e un voto finale ottimo, dimostrando la sua grande grinta. Pochi giorni dopo aver raggiunto l’obiettivo, Agnese è mancata lasciando la mamma Tiziana Lazzarin, il papà Antonio, il fratello maggiore Alberto e la sorella gemella Alessia. Un immenso dolore che però è stato trasformato in energia positiva, proprio come avrebbe voluto lei. «Volevo fare qualcosa per tenere vivo il suo ricordo - dice Michela Pighetti, insegnante di tedesco - Nicoletta Menegon, docente di educazione fisica, ha saputo cogliere l’onda di questa necessità e ha avuto l’idea della “corsa per Agnese”».

Una corsa podistica in suo onore e in sua memoria in cui i ragazzi della scuola cercano di fare il maggior numero di giri del percorso per recuperare più denaro possibile, grazie agli sponsor, ovvero amici, parenti e vicini di casa, che hanno promesso loro una cifra per ogni giro di corsa terminato. Nella prima edizione del 2019 sono stati raccolti 6mila euro destinati alle associazioni Lega Italiana Fibrosi Cistica e Associazione per il Bambino in Ospedale.

La corsa quest’anno si terrà domani grazie anche al supporto del preside Massimo D’Ambroso e della famiglia Faganello. «Il ricordo di Agnese ci riempie il cuore e vogliamo trasmettere ai ragazzi un messaggio di gioia e amore per la vita - conclude Tiziana, madre di Agnese - È quello che nostra figlia avrebbe voluto e lo descrive nel simbolo e saluto disegnato insieme alla sua gemella, pieno di allegria e buon umore: give me... five”».


 

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Il Gazzettino