TRIESTE - Si era presentato ad un pensionato, residente in provincia di Trieste, nel corso di un torneo di poker presso un casinò di Nova Gorica, in Slovenia, quale agente...
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Per guadagnare tempo aveva riferito che l’affare era andato in porto e numerose automobili erano state prima acquistate e poi rivendute ai concessionari esteri, i quali avevano già disposto bonifici per rilevanti importi, in attesa di essere accreditati presso una filiale di banca con sede a Gorizia, luogo di residenza del truffatore. È stato però denunciato per truffa aggravata dalla Guardia di Finanza di Gorizia che lo ha segnalato alla Procura della Repubblica di Gorizia per i raggiri e l’ingiusto profitto ai danni del risparmiatore triestino. I finanzieri goriziani, dopo aver acquisito numerose testimonianze, analizzato i conti correnti bancari e perquisito il domicilio del truffatore, hanno scoperto che questi aveva carpito la fiducia del pensionato e che aveva adottato la medesima condotta fraudolenta anche nei confronti di altre quattro persone, residenti tra le province di Trieste, Milano, Forlì e Reggio Emilia, sempre conosciute presso alcuni casinò sloveni: queste ultime, per il medesimo affare, gli avevano consegnato somme tra 1.500 ed 20.000 euro perdendo anche loro il capitale investito. Dalle indagini é emerso che il procacciatore d’affari era stato ripetutamente denunciato in passato per truffa, appropriazione indebita ed insolvenza fraudolenta; inoltre era sconosciuto all’Amministrazione Finanziaria.
Le fiamme gialle isontine lo hanno anche denunciato all’Autorità Giudiziaria di Gorizia per aver omesso la presentazione delle dichiarazioni redditi in relazione ai “proventi illeciti” percepiti dai truffati. Atteso che le imposte evase sono risultate superiori alle soglie di legge, pari complessivamente ad 216.590 euro, il Gip del Tribunale di Gorizia ne ha disposto il sequestro per equivalente, provvedimento notificato nelle scorse settimane agli istituti di credito, finalizzato a recuperare gli ingiusti guadagni incassati dal truffatore seriale, da poco trasferitosi in provincia di Udine. Nei confronti del procacciatore d’affari è stata anche contestata la ripetuta violazione della normativa antiriciclaggio, irrogando sanzioni amministrative fino a 196mila euro per aver ottenuto in contanti le somme provento dei reati di truffa e non ricorrendo a intermediari finanziari autorizzatati. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino