Mancano troppi dipendenti in Municipio, la pensionata torna al lavoro gratis

Il municipio di Cordenons
CORDENONS - Manca personale in Municipio, così una dipendente, che era andata in pensione dal primo gennaio, si è offerta, a titolo gratuito, di prestare ancora per...

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CORDENONS - Manca personale in Municipio, così una dipendente, che era andata in pensione dal primo gennaio, si è offerta, a titolo gratuito, di prestare ancora per un anno servizio a favore del proprio Comune. Un desiderio di fronte al quale il sindaco Andrea Delle Vedove non ha potuto dire di no. Così Maria Mucignat, memoria storica dell’ente, è tornata in servizio, con qualifica di istruttore direttivo, nell’ufficio nel quale ha lavorato per quasi 40 anni: Anagrafe e Stato civile. Pensare che dopo il suo pensionamento, il Comune aveva scorso le graduatorie di concorso ma non aveva trovato nessuno disposto a sostituirla. Tra l’altro l’Ufficio di stato civile presenta una situazione di carenza personale dovuta anche alla contingente situazione normativa: «Attualmente – segnala il sindaco – il 10 per cento dei dipendenti è assente tra Covid, malattie e mancanza di green pass. Chi si è messo in aspettativa, tra l’altro, non può in alcun modo essere sostituito e, purtroppo, alcuni riflessi negativi si stanno vedendo sui servizi erogati ai cittadini».


IMPEGNO GRATUITO


Maria Mucignat, invece, si è messa a disposizione a titolo completamente gratuito: «Lo prevede la normativa – sottolinea il sindaco – e grazie a questo suo gesto di vicinanza l’Ufficio di stato civile non subirà alcun contraccolpo». I problemi nella pianta organica, però, restano. Quest’anno dovrebbero essere assunti cinque nuovi dipendenti (tra segreteria generale, polizia locale, uffici ambiente, urbanistica e informatico) ma il sindaco sta agendo con molta cautela. «Le risorse scarseggiano – fa sapere Delle Vedove – e, mancando la copertura di spesa corrente nel bilancio, c’è il rischio di non poter far fronte agli impegni presi. Quindi non è che manchi la volontà dell’amministrazione di assumere, il vero problema è che mancano i soldi: abbiamo stimato per l’anno corrente minori entrate per 800mila euro che, da qualche parte, dovranno essere recuperate». 


In questo scenario resteranno penalizzati le assunzioni di nuovo personale e l’erogazione di alcuni servizi alla cittadinanza. Tutta colpa dell’aumento delle tariffe dell’energia che, secondo una stima fatta dagli uffici comunali, vedranno un rincaro del 50 per cento rispetto all’anno scorso. Aumenteranno per l’ente le entrate, mentre caleranno le entrate. «Speravamo finalmente di poter abbassare l’aliquota Irpef – afferma il sindaco – ma, vista la situazione, saremo costretti a posticipare quella manovra di almeno un anno. Ho chiesto agli uffici comunali di fare una ricognizione delle spese così da avere in mano dati significativi e, di conseguenza, operare con cognizione di causa. Il paradosso è che, nel momento in cui sarebbe stato opportuno accelerare per far fronte agli impegni e alle sfide che ci attendono, siamo costretti a rallentare per l’ormai cronica mancanza della forza lavoro. Sebbene gli indirizzi politico-amministrativi siano chiari, tra malattie, quarantene e dipendenti a casa senza green pass, l’organico è ridotto all’osso».

 

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Il Gazzettino