ROVIGO - Bagni fuori uso, illuminazione dimezzata, il grande parcheggio invaso da rifiuti, l’ultimo spazio aperto con il cartello “Saldi fino al 31 marzo” e un...
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IL MESSAGGIO
«Cari clienti - si legge - l’avventura in questo negozio è giunta al termine, noi lavoratori del punto vendita Le Torri siamo qui a dirvi semplicemente grazie per essere stati sempre fedeli, per aver creduto in noi. Il rapporto che si è instaurato in ben 24 anni è cresciuto e da semplice rapporto di cliente-lavoratore si è trasformato in amicizia, cordialità, confidenza, spontaneità, quella che si respirava nei “vecchi” negozi di alimentari sotto casa. Siete stati sempre presenti in tutte le disavventure che negli anni abbiamo affrontato, per problemi burocratici sostenendoci e dandoci la forza per andare avanti, perché noi abbiamo sempre creduto nel nostro lavoro e ci crediamo ancora. Con la speranza di rincontrarci, un caro saluto dal cuore. I dipendenti di Rovigo Ovest».
In tutto si tratta di 31 lavoratori, prevalentemente donne, ai quali Coop Alleanza 3.0 il 27 febbraio ha comunicato l’intenzione di chiudere il punto vendita nel cuore del centro cittadino perché, come spiegato in una nota, «il supermercato Coop Le Torri ha per anni svolto il ruolo di attività traino di un centro commerciale di cui nei fatti è rimasto l’unico presidio commerciale. La galleria, infatti, vive da anni una situazione di grave difficoltà, a cui la Cooperativa ha cercato di sopperire senza che però arrivassero le auspicate soluzioni di rilancio del centro commerciale. Questa situazione di criticità ha profondamente inciso sull’attività del supermercato e sulla sua sostenibilità economica, nonostante i ripetuti sforzi della Cooperativa per invertire questa tendenza. In questo scenario non ci sono quindi i presupposti oggettivi per trasformazioni con aumenti di superficie da supermercato verso un formato di negozio sul modello dell’Ipercoop, che risulterebbe peraltro non coerente con una vocazione di servizio e di prossimità per rispondere alle esigenze dei soci e dei consumatori».
PERSONALE SPOSTATO
L’ipotetica nuova apertura al momento rimane solo un’idea. Per i dipendenti, quindi, lo spostamento in altri punti vendita. «Ferme restando - si legge nella bozza di accordo - le esigenze tecnico organizzative e produttive, le specifiche professionalità in possesso dei lavoratori interessati nonché il loro profilo orario, individuando la ricollocazione che limiti il più possibile i disagi legati agli spostamenti».
Oltre al punto vendita di Rovigo Est, in viale della Pace, che può assorbire fino a quattro lavoratori, e a quelli di Adria, Lendinara e Occhiobello, le altre possibili destinazioni sono Bondeno, l’Ipercoop Castello di Ferrara, Chioggia, Codigoro, Copparo, Ferrara Doro, Migliarino, Ferrara Mura, Padova Pace, Ponte San Nicolò, Portomaggiore, San Felice sul Panaro nel Modenese, e Vigonza. Per spostamenti a più di 15 chilometri dalle Torri, verrà riconosciuta un’indennità di trasferimento parametrata alla distanza. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino