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SAN BIAGIO DI CALLALTA - Si faceva chiamare Paola ed era una donna laboriosa, che aveva saputo rimboccarsi le maniche. Paraschiva Hutu, 56 anni, di origine rumena, si era trasferita nella Marca 5 anni fa, dopo aver vissuto a Trieste. Per un periodo aveva lavorato come operaia alla De’ Longhi. Adesso invece era passata alle dipendenze di una pasticceria di Ponte di Piave e arrotondava facendo la badante e le pulizie a casa di qualche famiglia della zona. L’impegno e il duro lavoro le avevano permesso di comprare l’appartamento di via Postumia Centro, a San Biagio di Callalta, dove abitava. In pieno centro, a due passi dalla chiesa del paese. Fra poche settimane avrebbe dovuto sposarsi.
Tenace, determinata, sorridente: così la ricordano i concittadini che tutte le mattine la incrociavano mentre usciva per andare al lavoro. Mai avrebbero pensato di piangerne la scomparsa, in circostanze così tragiche.
La morte di Paola Hutu, oltre al cordoglio non può non suscitare indignazione.
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Il Gazzettino