Controllo di vicinato, è boom: 2000 sentinelle e benedizione del prefetto

Il vertice in Prefettura a Padova
PADOVA I padovani hanno sempre più bisogno di sicurezza e altri quattro Comuni si uniscono al progetto Controllo del vicinato. I sindaci di Casalserugo, Tombolo, Galliera...

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PADOVA I padovani hanno sempre più bisogno di sicurezza e altri quattro Comuni si uniscono al progetto Controllo del vicinato. I sindaci di Casalserugo, Tombolo, Galliera Veneta e Carmignano di Brenta ieri mattina hanno sottoscritto il protocollo d'intesa in prefettura. Sale dunque il numero di sentinelle chiamate a segnalare situazioni di degrado e insicurezza registrate nel proprio quartiere. Un altro passo avanti verso la sicurezza partecipata, che va a sommarsi ai protocolli già firmati a giugno dai Comuni di Padova, Agna, Cadoneghe, Noventa Padovana, Piazzola sul Brenta e a settembre 2017 da Cittadella, Albignasego, Montegrotto e Selvazzano. Complessivamente sono coinvolte oltre duemila sentinelle. «Il progetto dà risultati soddisfacenti nei territori in cui è già attivo - ha detto il prefetto Renato Franceschelli - Nel concetto di sicurezza partecipata è indispensabile inserire non solo gli amministratori, ma anche i cittadini».

 

«Ora i territori dovranno mettere in piedi un sistema piramidale. Tutto parte dalla segnalazione del singolo cittadino, che va dal sacchetto di rifiuti abbandonato alla presenza di una persona sospetta. L'informazione viene vagliata dal coordinatore, il quale poi si rivolge alle forze dell'ordine. Nel giro di qualche mese ogni Comune sarà pronto per partire. Dove c'è Controllo di vicinato, mediamente i reati tendono a diminuire. Un risultato positivo, che però non attribuisco solo a questo sistema. Creare una percezione di sicurezza nei nostri quartieri, significa anche favorire la sensazione di partecipazione alla gestione del bene pubblico». IL METODO Il Controllo di vicinato si basa su attività di osservazione nella propria zona di residenza. Le segnalazioni possono riguardare situazioni di degrado urbano, atti vandalici, veicoli e persone sospette, gravi fenomeni di bullismo, indebiti utilizzi di spazi pubblici. Le segnalazioni vengono fatte su una chat di WhatsApp. Ogni gruppo ha un coordinatore, con il compito di riferire tempestivamente le segnalazioni elle forze dell'ordine che valuteranno i fatti e decideranno il da farsi. Dunque non si tratta né di ronde né di attività di pattugliamento del territorio. E' vietata infatti qualsiasi iniziativa personale o collettiva. L'accordo definisce un modello organizzativo che intende promuovere una cittadinanza attiva per il miglioramento della sicurezza diffusa. Il Controllo di vicinato, che viene segnalato sul territorio dai cartelli stradali, può anche essere integrato con i sistemi di videosorveglianza adottati dai Comuni. I PRIMI CITTADINI «In questo periodo storico in cui i social network sono dilaganti, spesso il percepito è più forte del reale ammette il sindaco di Tombolo, Cristian Andretta . Nella nostra area fortunatamente non abbiamo grossi problemi. In cinque anni non abbiamo registrato un reato contro la persona: non ci sono state tentate violenze o furti a mano armata. L'anno scorso si sono verificati appena dieci furti, il nostro tessuto regge ancora. Abbiamo a che fare con qualche molestatore che alza il gomito, con le bravate dei più giovani e rari fenomeni di spaccio. Qui non si chiede di fare gli eroi, ma di fornire informazioni per potenziare la prevenzione. Ad esempio, spesso vengono segnalati stranieri sospetti girare in auto ma non viene fornita la targa». Diversa la situazione a Casalserugo. «Nel nostro territorio siamo preoccupati per le truffe spiega il primo cittadino Matteo Cecchinato . Si tratta di persone che si spostano porta a porta, avendo già individuato i nuclei familiari più deboli con anziani. Abbiamo necessità di creare e valorizzare questa rete di relazioni, e capire quando intervenire». Si verificano fenomeni di spaccio di sostanze stupefacenti e piccoli furti a Carmignano e Galliera. «Stiamo partendo con i corsi di formazione sottolinea il sindaco di Carmignano Alessandro Bolis non è un gioco, la selezione dei coordinatori sarà scrupolosa. Controlliamo i piccoli spacciatori e facciamo attenzione anche ai furti, in particolare ai borseggi». Il sindaco di Galliera, Stefano Bonaldo, aggiunge: «La sicurezza è una percezione che varia con il periodo politico. Non registriamo casi particolari di delinquenza, ma episodi di criminalità minore come furti nelle case o piccole attività di spaccio». Il Controllo del vicinato potrà dare un aiuto in più. Elisa Fais Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino