Controlli a raffica nelle stazioni: giro di vite della Polfer

Controlli a raffica nelle stazioni: giro di vite della Polfer
TRIESTE - Ottantasei agenti impiegati che hanno controllato 44 località, tra stazioni e altri luoghi. Le persone identificate sono state 150 e a una di esse è stata...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TRIESTE - Ottantasei agenti impiegati che hanno controllato 44 località, tra stazioni e altri luoghi. Le persone identificate sono state 150 e a una di esse è stata sanzionata. Sono i numeri della quarta giornata del Rail Safe Day - comportamenti anomali in ambito ferroviario - che il 6 aprile scorso ha visto impegnata la Polizia ferroviaria del Friuli Venezia Giulia.  L’ iniziativa consiste in una serie di controlli straordinari in ambito ferroviario di prevenzione e repressione al fine di impedire il verificarsi di tutti quei comportamenti anomali ed impropri, quali l’indebita presenza di persone sulle linee ferroviarie, l’incauto attraversamento dei binari, o dei "selfie" in linea, nei pressi di passaggi a livello ed oltre la linea “gialla” in stazione, che in alcune situazioni sono sfociati in eventi tragici.


L'obiettivo è quello di tutelare l’incolumità degli utenti ferroviari e assicurare il regolare esercizio ferroviario ma punta anche a sensibilizzare soprattutto i giovani a mantenere un corretto comportamento, e ad accrescere la percezione di sicurezza da parte dei cittadini che utilizzano i convogli per i loro spostamenti di lavoro o di turismo.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino